Redazione
E' legittimo il provvedimento con il quale un ente, in forza del parere negativo espresso dal competente dirigente, ha disposto il recesso dal rapporto di lavoro con un dipendente assunto in prova, motivandolo con riferimento al fatto che l'interessato, pur essendo dotato di sufficienti capacità operative, è sostanzialmente inaffidabile dal punto di vista caratteriale nei rapporti con il personale e, quindi, è inidoneo a coprire il ruolo per cui è stato assunto.
Infatti, la professionalità del dipendente in prova deve essere valutata non solo prendendo in esame la qualità e la quantità del lavoro svolto dallo stesso, ma anche considerando l'affidabilità dimostrata dal punto di vista caratteriale e nei rapporti sia con il restante personale che con i terzi (Cons. St., Sez. V - sent. 6 settembre 2012 n. 4723 - Pres. Baccarini, Est. Bianchi).