di Flavia Scotti
Solo quando si tratta di mettere le mani nelle tasche dei dipendenti pubblici, il governo delle larghe intese è compatto e non registra defezioni.
Il 25 ottobre scorso, infatti, è apparso in Gazzetta Ufficiale (n. 251), il Dpr n. 122/2013, contenente il Regolamento in materia di proroga del blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali per i pubblici dipendenti fino a tutto il 2014.
A essere bloccato anche l'incremento della misera "vacanza contrattuale", che continuerà ad essere corrisposta nella misura di cui all'articolo 9, comma 17, secondo periodo, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78.
E' l'ennesima dimostrazione che a pagare il conto della crisi continuano a essere soprattutto i lavoratori del pubblico impiego.