Oggi verrà assegnato il Premio Nobel per l’Economia 2024. Lo scorso anno, il prestigioso riconoscimento è stato conferito a Claudia Goldin “per aver identificato i fattori chiave che influenzano le differenze di genere nel mercato del lavoro, offrendo la prima analisi completa su salari e partecipazione femminile nel corso dei secoli. Le donne sono storicamente sotto rappresentate nel mercato del lavoro globale e, quando occupate, guadagnano meno rispetto agli uomini”.
Nata il 14 maggio 1946, Claudia Goldin è professoressa di economia ad Harvard, prima donna a ricoprire questo incarico. È co-direttrice del “Gender in the Economy Study Group” presso l’NBER (National Bureau of Economic Research) e ha diretto il programma “Development of the American Economy” dello stesso istituto dal 1989 al 2017.
I suoi studi, che coprono tre secoli di storia, mostrano come il divario retributivo tra uomini e donne sia ancora rilevante e dimostrano che la partecipazione delle donne al lavoro non ha seguito un andamento costante nel tempo.
In particolare, Goldin ha evidenziato come la partecipazione delle donne sposate sia diminuita con la transizione da una società agricola a una industriale nel XIX secolo, per poi aumentare nuovamente con l’espansione del settore dei servizi all’inizio del XX secolo.
Questo andamento, rappresentato da una curva a forma di U, riflette i cambiamenti nelle norme sociali che riguardano il ruolo delle donne nella famiglia e nella gestione domestica. Tuttavia, nonostante la modernizzazione e l’aumento dell’occupazione femminile nel XX secolo, il divario retributivo tra uomini e donne è ancora presente. Questa disparità è attribuibile in parte a differenze nei percorsi educativi e nelle scelte professionali.
Oggi, gran parte del divario salariale si manifesta tra donne impiegate nello stesso settore, specialmente dopo la nascita del primo figlio.
Il contributo di Goldin non si limita esclusivamente agli Stati Uniti. Sebbene una parte significativa delle sue ricerche riguardi il mercato del lavoro femminile statunitense, i suoi risultati hanno implicazioni globali, applicabili a contesti diversi.
“Comprendere il ruolo delle donne nel mondo del lavoro è cruciale per il progresso della società,” sottolinea la motivazione del Nobel. “Grazie alle ricerche innovative di Goldin, abbiamo una conoscenza più approfondita dei fattori che alimentano queste differenze e degli ostacoli da superare in futuro.”
Claudia Goldin è la terza donna a ricevere il Nobel per l’Economia, dopo Elinor Ostrom ed Esther Duflo. È anche una delle poche scienziate ad aver ottenuto il Nobel in solitaria, accanto a figure storiche come Marie Curie e Barbara McClintock.
Per approfondire: “Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie”, Ledizioni, 2023.
Sara Sesti
Matematica, ricercatrice in storia della scienza
Collabora con l'Università delle donne di Milano
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