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Venerdì, 24 Gen 2025

Mentre gli astronomi dell’American Astronomical Society manifestano preoccupazione per la crescente luminosità della rete satellitare Starlink di Elon Musk, che minaccia di compromettere le osservazioni del cielo notturno, è opportuno riflettere sul contributo di Nancy Grace Roman, la scienziata che ha reso possibile una delle più straordinarie imprese dell’astronomia moderna: il telescopio spaziale Hubble.

Le discussioni attuali sull’impatto delle costellazioni satellitari, come Starlink, si concentrano sulla loro crescente numerosità e luminosità. Gli ultimi 53 satelliti lanciati risultano più brillanti dei precedenti, e quelli di seconda generazione promettono di essere ancora più grandi e luminosi, mettendo a rischio la visione chiara del cosmo. In questo contesto, è importante ricordare come le osservazioni che oggi rischiano di essere compromesse siano frutto del lavoro pionieristico di scienziati come Nancy Grace Roman.

Nata a Nashville, Tennessee, nel 1925, Nancy Roman mostrò fin da bambina una passione straordinaria per l’osservazione del cielo. A 11 anni iniziò a frequentare un club di astronomia, coltivando questo interesse per tutta la vita, nonostante i pregiudizi di una società che spesso scoraggiava le donne dal perseguire carriere scientifiche.

In un’intervista con Voice of America, Nancy ricordò un episodio emblematico: “Chiesi al mio tutor delle superiori di poter fare un secondo anno di algebra invece di un quinto anno di latino. Mi guardò con sufficienza e disse: ‘Quale donna farebbe matematica al posto del latino?’”. Questo tipo di atteggiamento era comune, ma Nancy non si lasciò scoraggiare.

Nel 1949 conseguì il dottorato in astronomia all’Università di Chicago e, nel 1959, fu reclutata dalla NASA come primo capo della sezione astronomia. Il suo contributo più importante fu la progettazione del telescopio spaziale Hubble, lanciato nel 1990. Questo strumento rivoluzionario, capace di catturare immagini straordinarie del cosmo, ha trasformato la nostra comprensione dell’universo, un’eredità ora proseguita dal telescopio James Webb, lanciato nel 2021.

Oltre alla sua carriera scientifica, Nancy Roman fu un’instancabile promotrice del ruolo delle donne nelle scienze. Negli anni Novanta, si dedicò all’insegnamento dell’astronomia ai bambini delle scuole elementari, ispirando le future generazioni di scienziati. Nel 2017, Mattel la incluse in una speciale collezione di bambole dedicate alle donne pioniere dello spazio, rendendo omaggio alla sua eredità.

In un momento in cui le osservazioni astronomiche sono minacciate da tecnologie moderne come Starlink, è fondamentale ricordare le conquiste del passato e il lavoro instancabile di scienziate come Nancy Grace Roman, che hanno aperto la strada per l’esplorazione dell’universo.

Per approfondire: “Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie”, Ledizioni, Milano 2023.

Sara Sesti
Matematica, ricercatrice in storia della scienza
Collabora con l'Università delle donne di Milano
facebook.com/scienziateneltempo/

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