I prestiti al settore privato ormai resistono solo negli Stati Uniti, che hanno notoriamente mandibole robuste quando si tratta di sgranocchiare debiti. In Europa ormai sono a zero, in Gran Bretagna addirittura decrescono.
Non c’è da stupirsi che i prezzi del mattone, che tanto devono al credito generoso, siano collassati ovunque. Semplicemente, il mattone, complici le politiche sparagnine delle banche centrali e i tassi ormai proibitivi, saluta e se ne va.
Un lungo ciclo, per quanto altalenante, iniziato nei primi Duemila sembra essersi definitivamente chiuso. E poiché l’inflazione sembra assai resiliente, bene che vada ci terremo i tassi a questo livello assai più a lungo di quello che si pensava anche solo sei mesi fa.
Conclusione: meno mattone per tutti. A meno che i prezzi non scendano talmente da compensare i rincari del credito. Ma bisognerebbe sempre pensare bene a cosa si desidera. Potrebbe realizzarsi.
Maurizio Sgroi
giornalista socioeconomico
autore del libro “La storia della ricchezza”
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