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Sabato, 13 Dic 2025

L’altra settimana, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha disinnescato l’ungherese Orbàn e il polacco Morawiecki. Lo stesso giorno, Christine Lagarde ha aumentato di 500 miliardi la disponibilità della Bce ad acquistare titoli fino al marzo del 2022. La sera prima, la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha tenuto a bada il bulldog inglese Boris Johnson sulla Brexit.

Nessuna di queste donne appartiene alla sinistra. Anzi, la Merkel l’ho aspramente criticata perché responsabile negli anni passati di una pessima politica: l’austerità. Ma oggi non posso non constatare che se l’Europa sta cambiando politica lo fa sotto la loro guida.

Così come ho ammirato sui libri di storia Winston Churchill, sebbene conservatore e anticomunista, quando si trovò solo a combattere contro il nazifascismo di Hitler e Mussolini nell’ora più buia della Gran Bretagna e dell’Europa, oggi non posso non apprezzare l’azione di Angela Merkel.

Il discorso che ha fatto mercoledì scorso al Bundestag sulla pandemia in Germania è stato ammirevole, per umanità, umanesimo e fermezza. "Io credo – ha detto la cancelliera tedesca - alla forza dell'Illuminismo che l'Europa deve ringraziare perché ci ha insegnato che esistono verità scientifiche, che sono reali e alle quali dobbiamo attenerci. Ho studiato fisica nella Ddr perché ero sicura che si possono invalidare molte cose, ma non la forza di gravità, la velocità della luce o altri fatti inconfutabili. […] So quanto è duro, – e so quanto amore è stato messo nel preparare gli stand per il vin brulé e per i waffle – quando aprono mercatini di Natale. Mi dispiace, mi fa veramente male al cuore. Se il prezzo che dobbiamo pagare sono 590 morti in un giorno questo per me è inaccettabile e dobbiamo agire. Se la scienza ci dice di ridurre i contatti per una settimana durante il Natale, allora dobbiamo trovare la via, riflettere e forse decidere di cominciare le ferie prima, già il 16 dicembre. Io so solo che se prima di Natale avessimo troppi contatti e poi finisce che questo sarà stato l'ultimo Natale con i nostri nonni, avremmo sbagliato qualcosa".

Mi piacerebbe sentire le stesse parole qui in Italia, invece dell’orribile chiacchiericcio quotidiano di politici, giornalisti e scimuniti vari.

Bisogna rilevare che nell’"ora più buia" dell’Europa sono le donne che reggono l'Unione europea e la stanno cambiando.

Aldo Pirone
Coautore del libro "Roma '43-44. L'alba della Resistenza"
www.facebook.com/aldo.pirone.7

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