Redazione
In disparte le polemiche seguite alla pubblicazione, fatta in anteprima esclusiva da Usi/RdB, della Relazione finale contenente la valutazione degli Istituti del più grosso ente pubblico di ricerca del paese, almeno un merito va ascritto ai 150 super esperti, provenienti da ogni parte del pianeta, chiamati al capezzale del moribondo Cnr, da Pistella prima e da Maiani dopo, per certificarne lo stato di salute.
Il pregio è quello di aver scoperto il più piccolo Istituto di ricerca al mondo, l'Idaic (Istituto di diritto agrario internazionale e comparato), con sede in Firenze, che si compone di due soli dipendenti: il direttore (professore universitario) e un operatore tecnico.
I super valutatori hanno deciso di non classificare (meglio, non mortificare), l'Idaic, dopo che i Panel H.1 e P.1 avevano espresso una valutazione numerica rispettivamente di 11,5 e 30 su 100.
Con la scoperta dell'Idaic sembra risolta l'antica disputa tra il Centro Fermi di Antonino Zichichi, con 9 dipendenti in pianta organica e l'Istituto italiano di studi germanici, con 7.