Redazione
Slow Food sta mobilitando tutta la sua rete internazionale per finanziare la nascita di 1000 orti in Africa, nell'arco di due anni, tra il 2011 e il 2012.
Fare un orto in Africa significa produrre cibo sano e fresco per la comunità, trasferire i saperi degli anziani alle nuove generazioni, dare alle donne il ruolo di protagoniste dell'economia comunitaria, favorire la conoscenza dei prodotti locali, il rispetto dell'ambiente, l'uso sostenibile di suolo e acqua, la salvaguardia delle ricette tradizionali.
Per adottare un orto in Africa e per saperne di più:
Tel. 0172419756 -
Iniziativa a sostegno dei Mille Orti in Africa di Slow Food all’Open Colonna di Roma
Fino a domenica 17 aprile all’Open Colonna, lo spazio ristorante ed eventi di Antonello Colonna al Palazzo delle Esposizioni di Roma, si avrà la possibilità di partecipare all’iniziativa Acqua+Cultura = Frutta&Verdura – Piantiamo in Africa!
L’iniziativa sarà ripetuta ogni seconda settimana del mese per tutto il 2011: una water week nella quale il ricavato di ogni bottiglia d’acqua venduta contribuisce alla raccolta fondi per il progetto Mille Orti in Africa, la grande sfida lanciata da Slow Food in occasione di Terra Madre 2010.
Antonello Colonna, celebre chef della capitale da sempre impegnato in attività benefiche, partecipa all’iniziativa promossa dalla Fondazione Slow Food per la Biodiversità – Onlus con l’obiettivo di ricavare 900 euro per ogni settimana, quota pari al costo di realizzazione di ciascun orto.
Il progetto Mille Orti in Africa
Slow Food sta mobilitando tutta la sua rete internazionale per finanziare la nascita del progetto Mille Orti in Africa, che mira alla creazione di orti con le comunità africane di Terra Madre, nelle scuole, nei villaggi e nelle periferie delle città.
Fare un orto in Africa significa produrre cibo sano e fresco per la comunità, trasferire i saperi degli anziani alle nuove generazioni, dare alle donne il ruolo di protagoniste, favorire la conoscenza dei prodotti locali, rispettare l’ambiente, salvaguardare le ricette tradizionali. I mille orti saranno modelli concreti di agricoltura sostenibile, attenti alle diverse realtà (ambientali, sociali, culturali) e facilmente replicabili. Si baseranno sul recupero delle sementi locali e delle varietà tradizionali, sull’uso di tecniche sostenibili e sulla condivisione delle esperienze agricole e didattiche fra le comunità coinvolte.
Il progetto è stato avviato in 15 Paesi dove la rete di Terra Madre è già solida, coinvolgendo poco per volta altre realtà del continente. Gli orti Slow Food fino ad ora esistenti sono 26 in Kenya, Uganda e Costa d’Avorio. Recentemente due orti sono stati avviati in Tanzania nelle località di Msindo e Mikocheni. Gli orti sono gestiti e promossi da gruppi di lavoro composti da agronomi ed esperti della rete locale.
Per informazioni e adesioni al progetto Mille Orti in Africa:
http://www.fondazioneslowfood.it/pagine/ita/orti/cerca.lasso?-id_pg=30
Elisabetta Cane e Marta Messa,
Per informazioni sull’iniziativa Acqua+Cultura:
Giovanna Calisti,
Elisa Virgillito
Ufficio Stampa Slow Food
Via della Mendicità Istruita, 14
12042 BRA (Cn), Italia
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E-mail
Skype: elislow
Questo è l'anno di Slow Fish (Genova, 27-30 maggio) e Cheese (Bra, 16-19 settembre)
This is the year of Slow Fish (Genoa, May 27-30) and Cheese (Bra, September 16-19)
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