Il 15 giugno prossimo, a Palermo si svolgerà una conferenza su L'Università Italiana e la Ricerca oggi.
L’idea che mi ha spinto ad organizzare questo incontro è portare al centro del dibattito politico con tutte le forze al Parlamento il ruolo fondamentale che rivestono l’istruzione, la formazione e la ricerca nello sviluppo del paese.
In questo momento storico di forte malcontento sociale è importante ricordare che investire nella cultura, anche se non comporta vantaggi nell’immediato, costituisce l’unico modo per garantire una solida ripresa. C’è un forte bisogno di far ripartire l’Italia con delle riforme strutturali in settori chiave come sanità, giustizia e istruzione, con la collaborazione diretta di coloro che in questi settori operano e che meglio di tutti ne conoscono le criticità.
Da qui, come docente e ricercatore universitario, la volontà di intraprendere un percorso di confronto che focalizzi le problematiche sorte negli ultimi 30 anni e avviare un cambio di rotta.
Negli ultimi anni si è assistito a una crescente e sistematica cattiva gestione del sistema di reclutamento universitario e dell'avanzamento della carriera. Il protrarsi di questo fenomeno, e il contemporaneo taglio ai finanziamenti a Università e Ricerca, ha creato una forte sfiducia nell’accademia italiana e l’emigrazione dei migliori “cervelli” italiani.
Sono mancate, troppo spesso, la trasparenza e la meritocrazia. Prova ne sono, ad esempio, i tanti casi di corruzione balzati all’onore della cronaca e il poco rigore metodologico segnalato dai TAR nell’operato delle commissioni dell’ASN. I meccanismi di controllo della qualità e della distribuzione delle risorse, ANVUR VQR e altri, hanno mostrato evidenti disfunzioni, appesantendo la burocrazia e mettendo in difficoltà la proposta didattica di tante università.
Il precariato dell'Istruzione, fiore all’occhiello dell’Italia per quantità e qualità di ricerca, è indice di una mancanza di fiducia nella cultura e nella formazione. L’Italia è il fanalino di coda in Europa per investimento nella ricerca. In altri paesi, esiste una programmazione certa di posti di ricerca e post-doc. Scuola, Università e Ricerca non interagiscono in maniera sinergica. Manca una visione organica della Istruzione.
Parleremo di tutto ciò il 15 giugno alle 10:30, nella sala De Seta dei Cantieri culturali alla Zisa.
Avviando un confronto tra tutte le forze politiche per promuovere meritocrazia e trasparenza nella gestione della Università e della Ricerca, meno corruzione e più finanziamenti, una vera riforma della Università italiana e della ricerca che la rilanci nel panorama internazionale.
Assistant Professor
Department of Mathematics and Computer SciencePalermo University