Elizabeth Blackburn, Nobel 2009 per la Medicina, ha inaugurato “Bergamo scienza 2020”.
Biologa australiana naturalizzata statunitense, Elizabeth Blackburn (1948) ha studiato nell’università di Melbourne e ha proseguito gli studi di dottorato nel 1975 in Gran Bretagna, a Cambridge.
Si è trasferita negli Stati Uniti, nell’università di Yale e poi nell’università della California a Berkeley. Dal 1990 insegna Biologia e Fisiologia nell’università della California e San Francisco.
È stata insignita del Nobel, con la sua allieva Carol Greider e con il collega Jack Szostak, per aver scoperto la chiave dell’invecchiamento delle cellule e la loro relazione a patologie come il cancro.
I tre scienziati hanno infatti scoperto la funzione delle strutture che proteggono le estremità dei cromosomi: i telomeri e l'enzima che li costituisce, la telomerasi.
Secondo l'Accademia svedese, “la scoperta ha favorito lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche per le malattie nelle quali è in gioco l'invecchiamento cellulare, come i tumori, dove la produzione di telomerasi è eccessiva”.
Nella conferenza di inaugurazione del festival (che si svolge dal 3 al 16 ottobre), Elizabeth Blackburn ha dialogato con quattro Premi Nobel che hanno raccontato la loro visione del futuro.
Tornerà il 10 ottobre in una conferenza nella quale approfondirà il tema che le è valso il Nobel: la scoperta del meccanismo che provoca l’invecchiamento cellulare e le strategie per combatterlo.
Per saperne di più: “Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie", pag. 250, € 16, Ledizioni, Milano 2020. In libreria e on-line anche in versione e-book a € 6.99.
Sara Sesti
Matematica, ricercatrice su " Donne e scienza", collabora con l'Università delle donne di Milano
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