Una mostra a Palazzo Roncale di Rovigo (dal 6 dicembre 2024 al 21 aprile 2025) omaggerà una pioniera che, nel Settecento, osò sfidare le convenzioni e dedicare la sua vita alla scienza e alla conoscenza.
Cristina Roccati (1732-1797) fu la terza donna al mondo a conseguire una laurea e la prima studentessa “fuori sede”: un esempio straordinario di determinazione e talento.
Originaria di Rovigo, un piccolo centro di circa 5.000 abitanti nel Settecento, nel 1747, a soli 15 anni, lasciò la sua città per studiare all’Università di Bologna, guidata dall’illustre Laura Bassi, prima al mondo ad ottenere la docenza.
Qui si dedicò a logica, filosofia, meteorologia, geometria e fisica, discipline allora considerate inadatte a una donna. Nel 1751, appena diciannovenne, conseguì la laurea e proseguì gli studi a Padova, approfondendo astronomia e la fisica di Newton.
Nonostante le difficoltà, tra cui il fallimento finanziario del padre che la costrinse a lasciare Padova nel 1752, Cristina trovò la sua strada nell’insegnamento della fisica a Rovigo.
Fu accolta nell’Accademia dei Concordi, dove venne eletta loro “Principe” nel 1754, una nomina che suscitò critiche e dimissioni polemiche. Grazie alle sue lezioni, diffuse nella città natale il pensiero galileiano e la fisica newtoniana, aprendo nuove vie per la scienza in un ambiente ancora dominato dagli uomini.
La studiosa, però, non fu solo scienziata: iniziò la sua carriera come poetessa, componendo opere erudite e celebrative che le valsero riconoscimenti a livello accademico e culturale.
Figura poliedrica, rappresenta una delle poche donne che nel Settecento riuscirono a ritagliarsi un ruolo nella scienza, accanto a personalità come Laura Bassi, Maria Gaetana Agnesi ed Émilie du Châtelet. Il suo contributo, tuttavia, è rimasto a lungo dimenticato.
La mostra a Palazzo Roncale ne riscopre la figura, mettendo in luce il contesto scientifico e sociale del Settecento, un’epoca di rivoluzioni culturali, teorie newtoniane e spettacoli di elettricità.
Questo viaggio nel passato invita a riflettere sul rapporto tra scienza, società e il ruolo delle donne, tema ancora oggi di grande attualità.
A Cristina Roccati è stato recentemente dedicato un telescopio del progetto PLATO dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), che esplorerà pianeti extrasolari simili alla Terra.
Un omaggio moderno a una pioniera che, nel Settecento, osò sfidare le convenzioni e dedicare la sua vita alla scienza e alla conoscenza.
Sara Sesti
Matematica, ricercatrice in storia della scienza
Collabora con l'Università delle donne di Milano
facebook.com/scienziateneltempo/