I Nobel assegnati nel 2024 hanno premiato l’intelligenza artificiale. Il Premio Nobel per la Fisica è andato a John Hopfield, professore emerito a Princeton, per aver sviluppato reti capaci di memorizzare e ricostruire informazioni, ispirandosi al funzionamento del cervello.
Ha condiviso il Premio con Geoffrey Hinton che ha introdotto la “Boltzmann Machine”, basata sulla fisica statistica, che ha posto le basi per le reti neurali profonde, oggi fondamentali per il “deep learning”, il cosiddetto “apprendimento profondo”, cioè un insieme di tecniche basate su reti neurali artificiali organizzate in diversi strati, affinché l'informazione venga elaborata in maniera sempre più completa.
Il Premio Nobel per la Chimica è stato assegnato a Demis Hassabis e John M. Jumper di DeepMind che hanno utilizzato l’IA per prevedere la struttura delle proteine a partire dalla sequenza di amminoacidi, risolvendo un problema che affliggeva la chimica da decenni.
Hanno condiviso il Premio con David Baker, dell’ Università di Washington, che ha creato nuove proteine con funzioni inedite, aprendo la strada a applicazioni in medicina e industria.
Queste scoperte segnano una svolta epocale, con ricadute significative su biologia, medicina e tecnologia. Tuttavia, restano aperte molte questioni etiche sull’uso e lo sviluppo delle IA, come ha evidenziato lo stesso Hinton.
Ne parleremo nel Corso “DA CHATGPT a GEMINI, ESPLORANDO L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE GENERATIVA”, che si terrà il 6 e il 20 febbraio 2025, dalle ore 15 alle ore 17, in presenza e online su Zoom nella Sede della Libera Università delle Donne, Corso di Porta Nuova 32 – Milano.
Gli incontri sono riservati alle socie che nel 2024 hanno già frequentato “Chi ha paura di CHATCPT?” e che rinnoveranno l’iscrizione nel 2025.
Se ci sarà disponibilità di posti, chi non ha partecipato al corso del 2024 potrà chiedere info a
Sara Sesti
Matematica, ricercatrice in storia della scienza
Collabora con l'Università delle donne di Milano
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