L'Aquila chiama Italia
Sono trascorsi 18 mesi dal terremoto.
A L’Aquila dovremmo pensare a risolvere i nostri problemi, come nel resto d’Italia. Ma dobbiamo manifestare.
A L’Aquila dovremmo pensare a ricostruire un’intera città, completamente chiusa. Ma dobbiamo manifestare.
A L’Aquila dovremmo pensare a costruire un futuro migliore, per noi e le generazioni che verranno. Ma dobbiamo manifestare.
A L’Aquila, come in molte altre parti d’Italia, ci sono molti problemi che andrebbero affrontati e risolti.
Ma il 20 novembre è il momento di manifestare.
E’ l’unica arma democratica che abbiamo per denunciare in massa, oggi, prima che sia troppo tardi, l’inefficienza dell’azione politica, la disinformazione mediatica, l’abbandono di una città storica e dei borghi circostanti.
E questa volta vorremmo che molti italiani venissero con noi, nella nostra città. Per osservare di persona, per sentirla raccontare dai cittadini. Per manifestare e raccontare i loro, di problemi, e le loro lotte democratiche a difesa del proprio futuro.
L’AQUILA chiama ITALIA, perché insieme possiamo farcela.
Senza simboli di partito, solo con i colori che ci rappresentano, qualsiasi siano le nostre convinzioni politiche. Il 20 novembre, a L’Aquila, scendono in strada i problemi. Dell’Aquila, e dell’Italia intera.
E-mail per aderire alla manifestazione: