Intere generazioni di donne sono cresciute leggendo sulle pagine della Domenica del Corriere le ricette di Petronilla e i consigli del Dottor Amal, senza sapere che erano gli pseudonimi di Amalia Moretti Foggia (Mantova 1872 - Milano 1947), medica, giornalista, femminista ante litteram.
Amalia Moretti era nata in una famiglia che per generazioni si era dedicata allo studio dell’arte farmacologica; aveva ottenuto due lauree - in scienze e in medicina - e una specializzazione in pediatria.
Visse in un’epoca di cambiamenti che ha visto tante donne relegate e maltrattate da mariti e figli che negavano loro l’indipendenza. “Siate padrone della vostra vita” amava ripetere dalle pagine del Corriere.
Dall’infanzia nella farmacia del padre fino al trasferimento a Milano, Amalia Moretti ha intrecciato la sua esistenza con quella di alcune donne che hanno segnato un’epoca, da Anna Kuliscioff a Sibilla Aleramo e Ada Negri.
Entrata in contatto con le femministe milanesi Alessandrina Ravizza, Paolina Schiff, Linda Malnati e Ersilia Majno, Petronilla prendeva per mano le sue lettrici e le esortava ad essere se stesse, coraggiose nelle proprie scelte e indipendenti nelle loro scelte.
Affiancava al giornalismo la pratica medica nell'ambulatorio della “Società Operaia Femminile” nella Poliambulanza di Porta Venezia dove curava gratuitamente operaie, prostitute, sartine, mogli maltrattate e teneva conferenze di informazione sanitaria all'Università popolare di Milano.
Le ricette di Petronilla contribuirono ad incrementare la sua popolarità e vennero riunite in volumi con frequenti riedizioni. Durante la guerra, la rubrica di ricette si indirizzò a consigli per poter realizzare i piatti abituali, facendo a meno degli ingredienti che divenivano sempre più introvabili.
Per saperne di più sulle donne di scienza: Sara Sesti e Liliana Moro, "Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie", Ledizioni. Anche in versione e-book.
Sara Sesti
Matematica, ricercatrice su " Donne e scienza", collabora con l'Università delle donne di Milano
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