Massacro di alberi a Roma, nel cuore storico dell'archeologia nazionale: fra Colosseo, Fori Imperiali, Palatino, Circo Massimo, Arco di Costantino!
E dire che il Pinus pinea (o pino da pinoli) è chiamato ovunque "Pino dei Romani", tanto è identitario. In quest'area unica al mondo, insistono un vincolo paesaggistico e un vincolo culturale. Nessuna legge, provvedimento, vincolo pare quindi fermare le motoseghe e l'albericidio generalizzato in tutto il Paese.
Grazie di cuore al Gruppo d'Intervento Giudirico, Associazione di Protezione Ambientale, che ha avviato le opportune iniziative legali. Ma il danno effettivo è fatto.
I responsabili politici di queste azioni (incluso chi ha autorizzato lo scempio e chi avrebbe dovuto vigilare), devono essere oggetto di pubblica riprovazione, di abominio.
Ma perché la gente non insorge? Che ci stanno a fare i ministeri per i Beni Culturali e dell'Ambiente?
Giovanni Damiani
Già Direttore tecnico presso Arta Abruzzo
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