- Dettagli
- di Redazione
Il carcinoma anaplastico della tiroide è uno dei tumori più aggressivi, senza terapia efficace e con una sopravvivenza media di 6 mesi dalla diagnosi. Uno studio internazionale coordinato dall’Università di Santiago de Compostela (Spagna), a cui ha collaborato Laura Fugazzola, responsabile del Centro Tiroide di Auxologico San Luca e professoressa di endocrinologia all'Università Statale di Milano, apre le porte ad una terapia innovativa.

Una ricerca congiunta condotta da Sapienza Università di Roma, in collaborazione con I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli, Mediterranea Cardiocentro di Napoli e Università LUM di Casamassima, ha messo in luce un'associazione significativa tra ipoalbuminemia (bassi livelli di albumina nel sangue) e un aumento del rischio di mortalità per malattie vascolari e cancro in individui anziani.
Il glioblastoma è la forma più aggressiva di tumore cerebrale nell’adulto e le opzioni terapeutiche oggi disponibili sono molto limitate. La marcata ipossia (mancanza di ossigeno) e l’immunosoppressione che caratterizzano il microambiente di questo tumore rendono inefficaci anche le più recenti strategie di immunoterapia.
Contrastare il cancro attraverso cellule artificiali in grado di individuare la patologia e di curarla. È il duplice obiettivo al quale lavora un team di ricercatori del Dipartimento di Biologia cellulare, computazionale e integrata - Cibio dell'Università di Trento, che ha recentemente vinto due progetti europei finanziati da Horizon Europe EIC Pathfinder Open.
L'Università di Pisa ha messo a punto nuovo sistema di decontaminazione per rimuovere i metalli pesanti dai sedimenti marini, risultato più efficiente sino al doppio di quelli esistenti. E’ quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista
