di Alex Malaspina
La delibera del consiglio di amministrazione del Cnr n. 240, adottata il 15 dicembre 2010 e pubblicata il 21 marzo scorso, se da un lato non confermava nell’incarico i direttori di dipartimento il cui contratto sarebbe scaduto il 31 successivo, dall’altro dava mandato al presidente e al direttore generale dell’ente di “individuare le modalità più opportune per pervenire a un breve prolungamento degli incarichi individuali dei medesimi direttori di dipartimento, onde permettere loro di continuare a svolgere le rispettive funzioni fino al 31 ottobre 2011...”.
Quando tutti si aspettavano che fosse formalizzata la proroga, il 31 marzo è giunto, come un fulmine a ciel sereno, il decreto n. 28464 con il quale Luciano Maiani ha disposto sì la proroga (fino al 30 giugno 2011), ma solo per quattro direttori (Gianluigi Condorelli, Riccardo Pietrabissa, Cesare Mirabelli e Maria Mautone).
Nessun prolungamento, invece, per Sesto Viticoli (Progettazione Molecolare), Giuseppe Cavarretta (Terra e Ambiente), Claudio Bertoli (Energia e Trasporti) e Alcide Bertani (Agroalimentari), tutti sostituiti da personale interno al quale è stato affidato un incarico di facente funzioni, solo per gli affari correnti.
Qualcuno degli ex direttori, che lo scorso anno aveva chiesto e ottenuto di essere collocati in quiescenza, sembra non abbia preso bene la decisione di Maiani e non si esclude, secondo indiscrezioni, che la questione abbia degli strascichi polemici.