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Giovedì, 04 Lug 2024

Redazione

Venerdì, 27 maggio 2011, gli Rls (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) Istat hanno effettuato un sopralluogo presso la sede di viale dell’Oceano Pacifico, di proprietà dell'Enpam, dove verrà trasferito il personale ora allocato in via Ravà.

Di seguito, la relazione che Gaetano Sberno, Rls in rappresentanza di Usi/RdB, ha trasmesso allo stesso sindacato.

1)      Preliminarmente, ci è stato fatto presente dai rappresentanti dell’amministrazione, che la ditta che sta effettuando i lavori di ristrutturazione e di adattamento dell’immobile alle esigenze dell’istituto, ha comunicato all'amministrazione stessa che dalla I^ settimana di luglio potranno iniziare i primi trasferimenti del personale di via Rava'.  L’ing. Babudri si e' gia' accordato con i vari direttori interessati allo spostamento, per stabilire il calendario dei trasferimenti;

2)      l'ingresso della sede (anch’esso oggetto di lavori) e' ampio; i tornelli saranno posizionati sia a destra che a sinistra della hall; sono presenti 4 ascensori e due scale; le stanze non sono ancora fornite di mobili, anche se una, a mo’ di campione, risulta arredata. Nelle maggior parte delle stanze trovano posto 4 scrivanie ad L, un mobiletto per la singola stampante di rete e uno o due armadietti (non ci sono armadi a muro e i locali, una volta sistemati con questa configurazione, non permettono ulteriore posizionamento di armadi). Si ha la sensazione che i corridoi presto si troveranno a ospitare armadietti, classificatori et similia);

3)      le stanze dei direttori sono molto ampie e le rispettive segreterie sono comunicanti con le predette stanze e con il corridoio;

4)      le fotocopiatrici hanno una loro stanzetta dedicata per ogni piano;

5)      ogni piano ha un suo colore alle pareti, si va dal giallo paglierino, al melone, all'azzurro e al grigio;

6)      una scala esterna d'emergenza e' da sostituire, in quanto presenta elevate tracce di ruggine, spaccature e fori sulle pedane. La ditta si e' impegnata a farlo entro la fine del mese di giugno;

7)      in molte stanze (a seconda dell'esposizione) si è registrata una elevata temperatura. la ditta ha dato la colpa alla mancanza delle tende e al fatto che l'impianto di aereazione non era attivo. Va sottolineato che per queste stanze consigliano almeno due tipi di tenda (l'appalto e' a carico Istat) e che i motori dell'impianto di climatizzazione sono situati tutti sotto le finestre all'interno della stanza e possono essere 4 o 2, a secondo della grandezza della stessa. Non e' stato possibile accenderli per verificare eventuali rumori;

8)      ogni piano presenta almeno 3 - 4  manichette idranti, mentre gli estintori sono a carico dell’istituto. Ogni piano ha due vie di fuga d'emergenza, con altrettante scale;

9)      i pavimenti sono ricoperti da linoleum...ma con giunture saldate;

10)  in ogni piano e' stato creato un "salottino d'incontro"; una larga rientranza del corridoio dovrà ospitare le macchinette distributrici di bevande, alcuni tavolini con sedie e delle poltroncine, con max televisore e collegamento alla rete wi fi. La stessa cosa sembra (a detta dell’ing. Babudri) sara' fatta anche nella sede di via Tuscolana;

11)  tutti i piani e le stanze sono dotati di rilevatore di fumo, con rispettivo segnale d'allarme nei corridoi;

12)  al II° piano vi è una saletta per video conferenze di circa 10 metri per 8;

13)  tutto il piano terra e' ancora un cantiere aperto. Ad avviso dello scrivente, non appare plausibile che i relativi lavori  vengano ultimati per la fine di luglio. I  colleghi che hanno le stanze ubicate in quella zona (si parla degli informatici dei censimenti) si potrebbero trovare a operare all'interno di un cantiere....;

14)  lo spazio dell'auditorium lascia alquanto perplessi, data la poco elevata altezza del soffitto. Ne potrebbe conseguire che le circa 500 persone che lo spazio potrà ospitare si troveranno tutte allo stesso livello, senza alcuna inclinazione;

15)  la mensa e' grande e con bei colori, anche se l'altezza lascia a desiderare (comunque, sembra che l’Istituto abbia avuto la deroga dal comune...); in molti punti, l’altezza del soffitto non va oltre i 240 cm.;

16)  la sala cucine e' da "caserma". Neanche la sede di via Balbo sembra avere uno spazio-cucina analogo. Peccato, però, sia situata al piano inferiore (-1) e che i macchinari ancora non siano arrivati e, quindi, mancano tutti gli “attacchi” adatti alle nuove. In compenso, le finestre danno una buona luce. In bella mostra, sono visibili 3 celle-frigo molto grandi;

17)  il sottoscritto ha chiesto di visitare i locali sotto la mensa. Gli e' stato risposto che era pericoloso, data la mancanza di luce. Con l’ausilio della luce di un telefonino, si è potuti scendere e.....sorpresa appena fatti 4 gradini (su 12) si e' presentata l'umidità. Analoga sorpresa nello spogliatoio e nei bagni del personale della mensa. Ci è stato riferito che da poco tempo gli ambienti erano stati liberati dall'acqua, con l’utilizzo di pompe aspiranti (!). Tornati nelle cucine, il sottoscritto ha chiesto all’ing. Babudri di visionare le "famose" pompe, ma la risposta e' stata che era inutile perché erano spente da tempo e che le stesse (nel numero di 18), si troverebbero dislocate tutto intorno all'edificio, ma anche le modalità del loro funzionamento sono tutte da verificare;

18)  alla richiesta del sottoscritto di eventuali certificazioni sulla staticita' del palazzo non e' stata data risposta;

19)  sono presenti bagni per portatori di handicap su ogni piano;

20)  il bar e' separato dalla mensa ed e' ampio, con soffitto sufficientemente alto;

21)  la stanza del ced, anch’essa interessata dai lavori, non e' stata ancora ultimata. Qualora non lo fosse neppure per luglio, le apparecchiature informatiche verrebbero installate in un locale adiacente;

22)  e' presente anche un grande stanza  "open space", ma ancora non e' stato deciso l’utilizzo.....

23)  all'esterno dell’edificio vi è un parco che serve anche da parcheggio. Trovano posto circa 200 auto, piu' alcune decine di moto (non molto, data l'ubicazione dell'edificio e gli oltre 540 dipendenti). In questo momento il parcheggio versa in stato di abbandono: tronchi d'albero sono presenti ovunque per terra; numerosi pini di alto fusto non sono potati, analogamente alle siepi e alle erbacce laterali al parcheggio. Dove superano in altezza abbondantemente il metro;

24)  durante la visita al parcheggio, il sottoscritto ha chiesto all’ing. Babudri di visionare i magazzini, dato che la grande rampa è all'interno di questa area. La risposta è stata negativa in quanto il magazzino non è stato ancora ristrutturato ed è pieno di materiale edile. Si deve notare che il magazzino è situato ben al di sotto dei locali mensa e, quindi, anch’esso potrebbe presentare problemi di umidità o di infiltrazioni d’acqua;

25)  per tutto il mese di luglio alcune decine di posti auto non saranno utilizzabili perche' occupati da materiale edile.

CONCLUSIONI

Ad avviso dello scrivente, che ha il limite di non essere comunque un tecnico, appare improbabile possa ipotizzarsi l’inizio dei trasferimenti di personale presso la nuova sede per la prima settimana di luglio.

Anche lasciando a cantiere tutto il piano terra, le maestranze dovrebbero “volare” nei prossimi 30 giorni per poter ultimare i lavori all’interno dei tre rimanenti piani. Ma, come si sa, tutto è possibile...

Resta il dubbio delle pompe, del loro funzionamento, della certificazione di staticità dello stabile, del certificato di prevenzione incendi, dell’impianto di climatizzazione, dell’altezza dei soffitti, siccome sopra evidenziato.

Questo e' tutto ciò che il sottoscritto ha visto e che prontamente ha segnalato al proprio sindacato affinché i lavoratori interessati fossero tempestivamente informati.

Roma, 30 maggio 2011

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