di Alex Malaspina
La storia si è ripetuta. E a stretto giro di posta. Dopo il successo ottenuto da due dipendenti dell’Istituto sperimentale per I’Agrumicoltura del Cra di Acireale (Catania), Ignazio Balsamo e Angelo Pirillo, di cui Il Foglietto ha dato notizia lo scorso 22 novembre, è ora la volta di altri due dipendenti in forza all’Istituto per l’Olivicoltura di Rende (Cosenza).
Si tratta del funzionario di amministrazione, Franca Scarpelli, e dell’operatore tecnico Domenico Longo.
Anch’essi, come era accaduto per Balsamo e Pirillo, quali dipendenti del ministero delle Politiche agricole e forestali, erano stati distaccati per anni presso l’Istituto sperimentale per l’olivicoltura di Rende, in provincia di Cosenza, ente posto alle dirette dipendenze del dicastero di via XX Settembre, fino a quando è confluito nel Cra, nei cui ruoli sono approdati con il profilo di funzionario di amministrazione, la Scarpelli, e di operatore tecnico, il Longo.
Per tutta la durata della loro permanenza presso l’Istituto per l’Olivicoltura nella qualità di “comandati”, ai due dipendenti è stato corrisposto il salario accessorio spettante al personale in forza al ministero di provenienza e non quello (considerevolmente maggiore) erogato al personale degli enti di ricerca, tra i quali rientrava l’Istituto presso il quale prestavano la loro attività quotidiana.
L’incongruenza, già sollevata nel 2003 dall’Usi, e non da altri sindacati, quando i propri legali assistettero, con successo, presso il Tribunale di Trento un altro dipendente del Cra, è stata riproposta a favore di altri dipendenti, che diligentemente si erano rivolti al sindacato.
Dopo il Tribunale di Catania, che aveva riconosciuto il diritto dei dipendenti Balsamo e Pirillo, ai quali il ministero ha già liquidato oltre 19 mila euro pro-capite, anche quello di Cosenza ha accolto in pieno la tesi dei ricorrenti, ai quali lo stesso ministero dovrà ora versare le differenze tra le indennità accessorie previste dal ccnl della ricerca e quanto percepito per lo stesso titolo e per lo stesso periodo in forza del ccnl del comparto ministeri.
Se anche per Scarpelli e Longo il contenzioso si è concluso positivamente, non altrettanto può dirsi per numerosi altri dipendenti a suo tempo “comandati” dal ministero presso gli Istituti sperimentali di ricerca, poi confluiti nel Cra, che non hanno avviato alcuna azione per ottenere il riconoscimento del loro diritto e che ora non possono più farlo per intervenuta prescrizione.