Redazione
L'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) sta costringendo agli straordinari il Comitato di valutazione, presieduto da Francesco Salamini.
Dopo essersi riunito il 27 marzo per scegliere Stefano Gresta quale successore alla guida dell'Ingv di Domenico Giardini, uscito di scena per volontarie dimissioni a pochi mesi dalla sua nomina e dopo molte polemiche, il Comitato tornerà a riunirsi domani per stabilire, questa volta, chi sarà nel cda dell'ente il sostituto dello stesso Gresta. Che nel frattempo è diventato presidente.
L'ipotesi fatta dal Foglietto lo scorso 3 aprile, pur se kafkiana, sembra molto accreditata e prevede la clamorosa rentrée di Giardini all'Ingv nella veste di consigliere.
A mettere nero su bianco dovrà essere, comunque, il ministro Profumo che, fino a oggi, non sembra aver gestito al meglio l'operazione di rinnovamento del board dell'istituto di via di Vigna Murata, se è vero, come sembra, che alcuni esclusi eccellenti dalla corsa alla presidenza hanno già esercitato l'accesso agli atti del Comitato. Operazione che di solito precede il ricorso al tribunale.