di Flavia Scotti
La decisione del Cnr e delle sigle sindacali, ad esclusione dell’Usi, di destinare a una polizza sanitaria i fondi per le attività assistenziali, continua a far discutere.
Nei giorni scorsi, è stata la volta del personale dell’ente in forza all’Istituto Officina dei Materiali di Grenoble, che hanno inviato una lettera al presidente e al direttore dell’ente di piazzale Aldo Moro. Scrivono i dipendenti, che la polizza,“dalla lettura delle disposizioni presenti nella bozza di capitolato ... appare pensata solo per soggiorni occasionali all’estero” e non “per coloro che risiedono in maniera permanente fuori dei confini nazionali”.
Inoltre, “il personale all’estero - precisano i lavoratori - è sottoposto alle regole di rimborso del servizio sanitario nazionale del Paese in cui presta servizio. Nel caso della Francia tali rimborsi sono considerevolmente più bassi di quelli praticati in Italia”, sicché “applicare lo stesso trattamento complementare a due situazioni diverse porta inevitabilmente ad una disparità di trattamento”. Proprio per evitarla, ai dipendenti di Grenoble era stato riconosciuto il diritto a una copertura sanitaria complementare da parte di una società francese.
In sostanza, gli istanti, al fine di evitare discriminazioni, chiedono che ad essi non venga estesa l’eventuale polizza di cui si tratta.