I due bandi di concorso Cnr ex articolo 15, n. n. 364.172 per la progressione di livello a dirigente di ricerca (80 posti) e n. 364.173 per la progressione a primo ricercatore (117 posti), emanati più di sei mesi fa, il 2 ottobre 2013, continuano a essere sub judice, per essere stati sospesi dal Tar del Lazio con ordinanze nn. 129 e 130 del 13 gennaio 2014.
E dire che i predetti bandi erano stati riscritti dai legali dell’ente di piazzale Aldo Moro, dopo alcuni mesi da un primo stop imposto dallo stesso Tar ai bandi 364.143 e 364.144.
Ma la riscrittura non ce l’ha fatta a far cambiare idea ai magistrati amministrativi i quali, seppure in fase cautelare, hanno condiviso a pieno le tesi dei ricorrenti che, risultati idonei nella precedente tornata concorsuale ex articolo 15, avevano chiesto lo scorrimento delle relative graduatorie, tuttora valide.
Nell’accogliere le istanze di sospensiva dei “nuovi” bandi, il collegio ha così motivato: ”Considerato, ad un sommario esame, che il ricorso appare assistito da sufficienti profili di fondatezza con particolare riferimento al difetto di motivazione dedotto in relazione ai principi di cui alla pronuncia dell’Adunanza Plenaria n. 14/2011, dato che l’Amministrazione non ha congruamente indicato nel provvedimento impugnato le ragioni per cui, in presenza di una graduatoria efficace per identico profilo funzionale, ha comunque bandito un nuovo concorso, posto che, in particolare, l’invocato art. 15 del CCNL non sembra potersi considerare alla stregua di una previsione di rango legislativo che imporrebbe l’indizione del concorso”.
Al contempo, il Tar ha fissato l’esame del ricorso nel merito per il 2 luglio prossimo.
Intanto, il Cnr – sempre più convinto di essere dalla parte della ragione – in attesa dell’esame del ricorso nel merito da parte del Tar, ha chiesto al Consiglio di Stato l’annullamento delle predette ordinanze di sospensiva nn. 129 e 130.
I giudici di Palazzo Spada si pronunceranno il 29 aprile prossimo. Se sarà confermata, come appare assai probabile, la decisione del Tar, l’esito dell’esame nel merito da parte dello stesso Tar sarà una pura formalità, giacché non potrà che confermare l’obbligo in capo al Cnr di dare seguito alla richiesta di scorrimento delle graduatorie per dirigente di ricerca e primo ricercatore ancora valide.
Se le cose andranno così, tutti i ricorrenti potranno essere inquadrati nel livello superiore con effetto retroattivo giuridico ed economico 1° gennaio 2010.
A dolersi dell’epilogo della incredibile vicenda sarà non solo l’ente presieduto da Luigi Nicolais e diretto da Paolo Annunziato, ma anche quelle sigle sindacali che, con forza e singolare strategia, prima hanno condiviso gli scorrimenti parziali di graduatorie di idonei, per poi sostenere i vertici di piazzale Aldo Moro nella nuova posizione "anti scorrimento".