Comunicato Usi-Ricerca
Ora è ufficiale. Enrico Giovannini è nella lista dei 40 aspiranti alla prestigiosa carica di presidente dell’Istat, tuttora vacante da quando lo stesso Giovannini optò per il posto di ministro del lavoro nel governo Letta.
Il sindacato Usi-Ricerca, attraverso le colonne del proprio notiziario Il Foglietto della Ricerca, fin dall’11 marzo scorso aveva anticipato che Giovannini era intenzionato a tornare al vertice dell’ente statistico, nonostante l’esplicito divieto risultante dal combinato disposto dei commi 4, secondo periodo, e 1, lettera b, dell’art. 2 della legge 215 del 2004.
In sostanza, chi è stato titolare di cariche di governo, nei 12 mesi dalla scadenza della carica stessa, non può ‘ricoprire cariche o uffici o svolgere altre funzioni comunque denominate in enti di diritto pubblico’, tra i quali vi è inoppugnabilmente l’Istat (art. 14, comma 2, d.lgs. n. 322/89).
Secondo fonti di stampa, Giovannini ha presentato la propria manifestazione di interesse per rientrare all’Istat ‘dopo aver verificato con l’Antitrust che non esistevano incompatibilità a suo carico dopo l’incarico ministeriale’.
Non è dato sapere in base a quale norma l’Antitrust abbia potuto fare la asserita ‘verifica’ preventiva, su richiesta di un privato cittadino, e se questa sia avvenuta verbalmente o per iscritto; in quest’ultimo caso, sarebbe davvero interessante conoscerne il contenuto, dal momento che Giovannini, subito dopo aver giurato come ministro del Lavoro, rassegnò immediatamente le dimissioni da presidente dell’Istat, proprio in virtù della incompatibilità prevista dalla citata legge 215, incompatibilità che la stessa legge fa perdurare per ben 12 mesi (forse troppo pochi) dal termine della carica di governo.
Se la ‘verifica’ dell’Antitrust ha escluso, come sembra, ogni incompatibilità tra la carica di presidente dell’Istat e quella di ministro del lavoro, perché Giovannini si è dimesso da presidente dell’ente statistico subito dopo aver assunto l’incarico di governo?
L’iniziativa dell’Antitrust, se c’è stata, si appalesa del tutto irrituale, oltre che piuttosto eccezionale.
Se un quisque de populo si fosse rivolto a Pitruzzella, presidente dell’Antitrust, questi si sarebbe attivato per dargli una risposta?
Legge alla mano, siamo assai scettici, mentre siamo convinti che l’incompatibilità per Giovannini a ricoprire cariche in enti di diritto pubblico sia palese e incontrovertibile, fino alla scadenza dei dodici mesi dal termine della sua carica di governo.
Ma tale incompatibilità appare addirittura in re ipsa, poiché, dopo la mancata conferma nell’attuale governo, egli si troverebbe, qualora fosse nominato presidente dell’Istat, a valutare sotto il profilo statistico l’azione dello stesso governo, oltre che del suo operato durante l’incarico ministeriale.
Vedremo se il premier Renzi si assumerà la responsabilità di fronte al Parlamento di far tornare anzitempo Giovannini al vertice dell’ente di via Balbo.