Il 20 maggio scorso, il direttore generale dell’Infn, il toscano Luigi Giunti, ha inviato una mail per trasmettere la “Circolare della Direzione del personale sui criteri di riconoscimento del credito renziano di 80 euro mensili”.
Quello che dal n. 2 dell’Infn è stato definito “credito renziano”, in realtà altro non è che un credito di imposta, introdotto alla vigilia delle elezioni dal decreto legge n. 66 apparso in Gazzetta ufficiale il 24 aprile.
La comunicazione del dg dell’Infn è apparsa assai originale, laddove ha inteso contrassegnare un provvedimento di natura eminentemente fiscale, aggettivandolo con un palese ed inequivocabile riferimento al nome dell’uomo politico che ne è stato ispiratore e promotore e che tanto lo ha voluto da inserirlo in un decreto legge, in assoluto il più veloce degli atti normativi del nostro armamentario costituzionale.
Un’iniziativa, quella della mail giuntiana, davvero poco commendevole.
Finora siamo al bonus, chissà se anche del malus, quando arriverà, il direttore vorrà specificarne la paternità.