Il 21 giugno dello scorso anno, la stampa aquilana dava notizia della inaugurazione della sede operativa dell’Ingv nel capoluogo abruzzese, in via dell’Arcivescovado, in pieno centro, a due passi da piazza Duomo.
All’evento, che aveva avuto grande risalto sui media locali, soprattutto per le autorità presenti al taglio del nastro, Il Foglietto aveva dedicato il 2 luglio 2013 un articolo dal titolo “Tra imbarazzo e polemiche, l’Ingv inaugura la nuova sede a L’Aquila alla presenza dei pm Picuti e D’Avolio”.
A distanza di un anno, la stessa stampa aquilana dà notizia che l’Ingv si appresterebbe ad abbandonare la sede, che paradossalmente era già stata inaugurata il 16 novembre del 2010 dall’allora presidente Enzo Boschi, come riportato dal quotidiano Il Messaggero del giorno successivo.
Motivo del possibile, clamoroso forfait sarebbe la caduta di un pezzo di cornicione dello stabile, di proprietà dell’imprenditore Gabriele Valentini, all’interno del quale si trovano gli uffici dell’Ingv.
Il crollo avrebbe, infatti, comportato diversi problemi, ancorché cascomuniti, ai circa 30 dipendenti dell’ente presieduto da Stefano Gresta, che operano al terzo piano del palazzo poiché, a causa della necessaria chiusura sia di via dell'Arcivescovado che della strada adiacente alla chiesa delle Anime Sante, l'unico accesso disponibile è solo quello in via delle Bone Novelle, anch'esso oggetto di lavori di manutenzione.
L’auspicio della proprietà dello stabile è che l’amministrazione comunale trovi al più presto una soluzione a quello che allo stato sembra un problema insormontabile.
Il nostro auspicio, invece, è che, una volta risolto l’inconveniente, non vi sia una terza cerimonia di inaugurazione.