Un caldissimo sole l’8 luglio scorso ha accolto a Ischia quasi tutto il personale della Stazione Zoologica Anton Dohrn, per l’occasione colà convocato dal presidente Danovaro per un Retreat, che, in italiano, significa anche ritiro, ma che in questo caso starebbe per convegno interno, della durata di due giorni.
Come abbiamo scritto in un nostro articolo lo scorso 20 maggio, nella due giorni ischitana erano in programma una riunione del consiglio di amministrazione ed un Workshop, per presentare ai membri del Consiglio scientifico (che sull’Isola hanno soggiornato per tre giorni) in modo completo ed articolato tutte le attività scientifiche ed i programmi di ricerca della Stazione Zoologica, inclusa l’attività di formazione dei giovani ricercatori dell’ente, dottorandi e assegnisti compresi.
Dopo la sistemazione in camere fresche ed accoglienti, i convegnisti hanno dato il via all’evento, fortemente voluto dal nuovo numero uno dell’ente che, in apertura ci tiene a sottolineare, rigorosamente in lingua inglese, come abbia ricevuto numerosissimi messaggi di congratulazioni per la nomina di Vincenzo Saggiomo a direttore generale della Stazione Zoologica.
Ci sono stati, a seguire, i saluti del rappresentante del Comune di Ischia, entusiasta di trovarsi in un contesto di persone che amano il mare …
E’ stato, poi, il turno del neo direttore generale della Stazione, al debutto in pubblico, che, visibilmente emozionato, non solo ha richiamato tutti alla collaborazione, ripetendolo due volte, ma alla fine, parafrasando Papa Francesco, ha addirittura rivolto un invito ai convegnisti: “Pregate per me”.
Insomma, una due giorni in un albergo di grande lusso, il Continental del Gruppo Leonessa, dotato, oltre che di ogni confort, di divanoni in stile liberty in cui si è confusa la sacra scienza col profano di una salutare siesta estiva, dove i vari programmi di ricerca sono stati vagliati dal consiglio scientifico, capeggiato dal prof. Aldo Fasolo, al quale si è affiancata una nutrita componente accademica italiana, giunta in avanscoperta sull’Isola.
E’ stato un abbronzato Ferdinando Boero il primo a moderare la sessione mattutina, dove si sono alternati programmi inerenti alla biologia dello sviluppo, per poi proseguire con l’ecologia e la bioinformatica.
Il clima tra ricercatori, tecnici, Post-doc, assegnisti ed amministrativi è apparso cordiale, vacanziero e le sessions pomeridiane hanno viaggiato sulla stessa lunghezza d’onda.
Una piscina immensa e silenziosa, ombreggiata da alberi di alto fusto, invitava a una meravigliosa nuotata, ma bisognava parlare di scienza, per cui segretarie dal piglio militaresco hanno invitato tutti ad entrare in sala congressi.
I più riottosi si sono dati alla macchia solare … ma c’era ancora l’ecologia e poi il gruppo ischitano, che faceva da padrone di casa, perché sulla rinomata isola, per chi non lo sapesse, c’è Villa Dohrn, un’altra sede della Stazione Zoologica.
La cena serale si è aperta ad un momento di convivialità pura, che mai si era potuto apprezzare nella Stazione Zoologica, e i commensali, tutti felici e danzanti in un meraviglioso giardino, hanno anche festeggiato il collocamento in quiescenza di una collega, sospirante ed allegra per aver raggiunto l’agognata meta. L’evento nell’evento è stato suggellato e addolcito da una torta di dimensioni … matrimoniali.
C’è stato, poi, anche tempo per festeggiare la nazionalità di Dohrn, con la travolgente vittoria della Germania sul Brasile, celebrata con un principio di body painting. Infatti, una convegnista teutonica, particolarmente euforica per lo stratosferico punteggio inflitto dai panzer agli sbigottiti verdeoro, ricordava i colori della Germania sul viso di colleghi italiani, già sofferenti per la "tragica" débâcle della nazionale azzurra.
La mattinata sonnacchiosa del giorno successivo (9 luglio) si è subito conclusa con le tartarughe, le pazienti migranti che approdano, dopo lungo peregrinare, sulle coste campane senza alcun ristoro alberghiero.
Quando nel pomeriggio tutto faceva pensare ad un rompete le righe, anche perché era già stato premiato il miglior oratore delle sessioni, ecco che lo Scientific council and retreat accoglieva un Question time tanto inatteso quanto scoppiettante. Domande dei convegnisti a un allegro e assai ciarliero Presidente su: sito web, commissioni, regolamenti, fondi e loro distribuzione.
Peccato che dal mattino seguente (10 luglio), dopo la breve, spensierata parentesi ischitana, spesata dall’ente datore di lavoro, tutti siano tornati nella quotidiana routine della Stazione Zoologica della Villa Comunale di Napoli, dove hanno ripreso a tenere banco le polemiche sulla nomina del nuovo direttore generale, che appaiono tutt’altro che sopite.
Per chi ha seguito dall’esterno l’evento, resta senza risposta la domanda sulla ratio della trasferta per due giorni a Ischia di quasi tutto il personale della Stazione Zoologica (oltre al Consiglio scientifico e al cda), per un convegno interno (Retreat) che ben si sarebbe potuto svolgere presso la sede di Napoli, con un incontestabile risparmio di almeno 36 mila euro (oltre 70 milioni di vecchie lire) che, in un momento di grave crisi, come quella che sta attraversando il paese, non sono certo da buttare.
