Di solito si dice: non c’è due senza tre. Il Cnr, invece, è andato oltre, se è vero, come è, che nel pomeriggio di ieri, 14 luglio, ha collezionato la quarta sconfitta su una vicenda che appare sempre più grottesca e che ha per oggetto il mancato scorrimento delle graduatorie degli idonei dei concorsi ex articolo 15 per ricercatori e primi ricercatori, da effettuarsi prima di bandire nuove procedure selettive.
Ad infliggerla all’ente presieduto da Luigi Nicolais e diretto da Paolo Annunziato è stato il Tar del Lazio, che ha accolto nel merito, come era stato ampiamente previsto dal nostro settimanale e da Usi-Ricerca, i due ricorsi proposti (per ben due volte) da un gruppo di ricercatori e primi ricercatori, assistiti dagli avv. Luisa Capicotto e Michele Mariani.
Per effetto di tali pronunce giurisdizionali, contrassegnate dai nn. 7513 e 7514, sono stati annullati i bandi di concorso nn. 364.172 e 364.173, emanati il 2 ottobre 2013, rispettivamente per la progressione di 117 unità di personale dal III al II livello del profilo di primo ricercatore e di 80 unità dal II al I livello di dirigente di ricerca.
In precedenza, tali bandi, al pari di quelli nn. nn. 364.144 e 364.143 (poi annullati in autotutela dal Cnr), erano stati sospesi dallo stesso Tar e dal Consiglio di Stato, al quale l’ente di piazzale Aldo Moro aveva fatto ricorso.
Della incresciosa vicenda, che si trascina da più di un anno, Il Foglietto si è più volte occupato, sostenendo fin dall’inizio che in capo all’ente sussisteva l’obbligo, prima di bandire nuovi concorsi, di far scorrere le graduatorie degli idonei, in base alla sentenza dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato n. 14 del 2011, di cui lo stesso settimanale aveva dato notizia con un articolo del 20 febbraio 2012.
Il Cnr, però, sostenuto da un manipolo di sindacati, non ha voluto ammettere ragioni e si è opposto strenuamente a seguire il percorso tracciato dalla giustizia amministrativa e ribadito di recente dal decreto legge n. 101 del 2013, che ha subordinato l’autorizzazione a bandire nuovi concorsi all’esaurimento delle graduatorie aventi ad oggetto la selezione di analoghi profili.
Ora, dopo la quarta sconfitta consecutiva, il Cnr si trova ancora una volta dinanzi al bivio: far scorrere le graduatorie, dando rapida applicazione alle sentenze del Tar e, poi, bandire nuovi concorsi oppure, proseguendo nella situazione di impasse dannosa per tutti, ricorrere al Consiglio di Stato?
In tanti si augurano che i soloni di piazzale Aldo Moro gettino la spugna e ammettano la sconfitta.
Ma c'è anche chi mostra scetticismo. Più che giustificato, visto i trascorsi.
I principali articoli del Foglietto della Ricerca sul tema (in ordine cronologico):
28 febbraio 2012 - Lo scorrimento delle graduatorie prevale sui nuovi concorsi
10 settembre 2013 - Shock al Cnr. Il Tar blocca i concorsi interni ex art. 15 per ricercatoriù
15 aprile 2014 - Concorsi interni per ricercatori, al Cnr scorre il tempo non le graduatorie