Qualche giorno fa, la Presidenza del Consiglio dei ministri ha dato pubblicità alla situazione patrimoniale di titolari di cariche elettive e direttive di alcuni enti, siccome previsto dalla legge 5 luglio 1982 n. 445.
Dopo regolare acquisizione del Bollettino e di un supplemento allo stesso, che danno conto delle dichiarazioni patrimoniali e reddituali rese dagli interessati fino alla data del 31 maggio 2014, Il Foglietto ha estrapolato dai 369 nominativi di soggetti che rivestivano cariche pubbliche nel 2012 (anno di riferimento dei redditi), quelli relativi agli enti di ricerca.
Sul podio più alto, si è piazzato saldamente Luigi Nicolais, presidente del Cnr, con un reddito di 512.851 euro.
A non molta distanza, il commissario straordinario di lungo corso dell’Enea, Giovanni Lelli, con 410.177 euro, seguito da Enrico Giovannini, ormai ex presidente dell’Istat, con 297.729 euro.
Al quarto posto, Enrico Garaci, anch’egli ex dell’Istituto superiore di sanità, con 258.65 euro, che stacca di pochissimo Giovanni Bignami (Inaf) con 252.218 e Bernardo De Bernardinis (Ispra) con 242.938.
Sotto i 200.000, Maria Cristina Pedicchio dell’Ogs (196.830), Stefano Gresta dell’Ingv (170.949), Fernando Ferroni dell’Infn (149.696), Roberto Danovaro della Szn(133.384), Luisa Cifarelli del Centro Fermi (121.128), Giuseppe Alonzo del Cra (113.340), Massimo Inguscio dell’Inrim (112.217) e Vincenzo Ancona dell’Indam (103.713).
Fanalino di coda, Tiziano Zigiotto, anche lui ormai ex presidente dell’Inea, con “appena” 49.184 euro.
Ci sono poi i redditi di alcuni direttori generali che, pur non avendo un preciso obbligo di comunicazione, hanno trasmesso la rispettiva dichiarazione fiscale e, per questo, meritano un plauso particolare.
Si tratta di Stefano Laporta, dell’Ispra (248.260 euro), Monica Bettoni, ex dell’Istituto superiore di sanità (254.279 ) e Luigi Giunti, dell’Infn (121.318).
Per la cronaca, il Paperon dei Paperoni di tutta la pubblica amministrazione, che comprende anche le società interamente partecipate dallo Stato, è risultato, con un reddito di 816.099 euro, Mauro Moretti, ex amministratore delegato di Ferrovie dello Stato spa, da poco nominato amministratore delegato e direttore generale di Finmeccanica.