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Sabato, 06 Lug 2024

Con una striminzita delibera di appena due pagine, il 5 agosto il CdA dell’Ingv, in piene ferie agostane, ha vagliato e approvato a stralcio del piano assunzioni ex DL n. 104/103 convertito in L. n.128/2013, lo scorrimento delle graduatorie dei pubblici concorsi banditi, a suo tempo, dall’Ingv.

E’ stato deliberato così lo scorrimento parziale di alcuni concorsi, sia del recente passato (banditi nel 2010 – Legge Mussi ) che di concorsi molto datati  (banditi nel 2005 e, a dire dell’INGV, ancora in corso di validità), per la copertura di 24 posizioni di Ricercatore di III livello e di 16 posizioni di Tecnologo.

A fronte del fatto che il CdA, nella seduta del 4 luglio u.s., non aveva  ritenuto opportuno  di poter deliberare sulla proposta di scorrimento avanzata dal Presidente, poiché aveva ritenuto “ necessario inquadrare questa strategia e il conseguente risultato, nel quadro complessivo, che preveda la distribuzione di tutte le unità da assumere nell’ambito delle 200 unità complessive, sulla base delle competenze necessarie e delle necessità delle sedi, indicando quindi come queste unità verranno inserite nelle singole Strutture e Sezioni dell’Ente, sia dal punto di vista del luogo di lavoro che delle mansioni”, tutto ci saremmo potuto aspettare tranne che un simile provvedimento.

Inspiegabilmente, nella delibera del CdA non si fa più riferimento ad un piano assunzionale complessivo, anche se lo stesso CdA fino al 4 luglio lo riteneva un presupposto fondamentale ed esaustivo di senso di imparzialità. Il CdA sorprendentemente,  in maniera immotivata, ha invece deliberato lo scorrimento parziale solo di alcuni concorsi “ esaminate le esigenze funzionali rappresentate dai Direttori delle Strutture di Ricerca”, dando mandato al Direttore Generale di proclamare i 40 vincitori.

Non c’è dato di sapere chi o che cosa abbia fatto mutare rotta al CdA, né quali siano gli attuali interessi in gioco.

A nostro avviso, certamente, non quelli dell’ente. Sospettiamo che in questo particolare momento, visto il numero di posti da mettere a concorso, potrebbero essere molte le richieste di assunzioni che Presidente e CdA, a vario titolo, si sono visti recapitare.

Per legittimare il provvedimento, il CdA si fa scudo del contenuto dell’ art. 3 del DM n. 300 del 30/04/2014 “una o più procedure di reclutamento”, mettendo in relazione lo scorrimento delle graduatorie con la necessità di procedere nell’anno in corso all’assunzione delle prime 40 unità di personale.

Per correttezza,  avrebbe dovuto citare anche l’art. 1 dello stesso decreto con il quale si obbliga l’ente ad “assumere in scaglioni annuali di n. 40 unità, suddivise secondo i profili professionali di cui all’allegata tabella A che costituisce parte integrante del presente decreto”, tabella e profili professionali, per certi versi, in linea con il piano assunzioni per il triennio 2014-2016 previsto dal PTA 2014-2016 dell’Ingv.

Tabella A e PTA, con poche eccezioni, prevedono entrambe per il 2014 l’immissione in ruolo di 18 Ricercatori, 1 Primo Tecnologo, 8 Tecnologi, 7 CTER, 2 OTP, 1 Funzionario di amministrazione, 2 Collaboratori di amministrazione e di 1 Operatore di amministrazione.

Il CdA, in difformità da quanto previsto dal DM 300, ha preferito invece far scorrere parzialmente le graduatorie esistenti di ricercatori e tecnologi.

Nessuna motivazione è data sulle scelte fatte, se non la necessità di procedere nell’anno in corso all’assunzione delle prime 40 unità di personale.

Facendo scorrere l’elenco delle persone interessate dalla delibera, si evince che per la quasi totalità  si tratta di personale con un contratto in essere che, nella peggiore delle ipotesi, scade a dicembre 2014. Pertanto, nessuna impellenza, nessuna urgenza.

Di tempo a propria disposizione il CdA ne ha già sprecato abbastanza: bastava sprecarne ancora un po’ e, quindi, come giusto che sia, deliberare un piano assunzionale complessivo.

Nonostante  il più stretto riserbo, da indiscrezioni risulta che i tre Direttori di Struttura sono intervenuti in CDA,  qualcuno addirittura in video conferenza forse dalla località di vacanza, per illustrare le esigenze e le rispettive  richieste numerarie di personale ricercatore e tecnologo.

I Direttori di struttura, nei pochi minuti a loro concessi, circa 45 per il più fortunato, come sul set di una trasmissione televisiva, hanno potuto illustrare le loro esigenze e le loro richieste numerarie di personale, anche se ad oggi è sconosciuto qualsiasi tipo di motivazione esaustiva di senso di imparzialità.

Visto il tempo intercorso tra l’emanazione del DL n. 104/103, convertito in L. n.128/2013, e l’uscita del decreto applicativo DM n.300, ci saremmo aspettati  un cronoprogramma rigoroso, quasi asfissiante, supportato da tabelle e numeri e corroborato da motivazioni e scelte indiscutibili.

Corrono voci della mancata convocazione del Direttore generale alla riunione del CdA, e che lo stesso Dg sia stato invitato solo per esporre le richieste di personale afferente all’Amministrazione Centrale. Tale mancata convocazione sembra abbia generato contrasti e dissapori tra CdA e Dg.

La vicenda ha assunto aspetti da teatro dell’assurdo, grottesco il modo con cui s’è giunto alla deliberazione dello scorrimento delle graduatorie.

Sempre secondo indiscrezioni, il CdA, dopo ampia ed articolata discussione, volta alla necessità di far convergere le richieste dei Direttori di Struttura e del DG, ha deliberato una ripartizione delle professionalità necessarie all’Ingv, secondo i risultati sintetizzati nella seguente tabella.

Come si evince dalla tabella, all’Amministrazione Centrale sono stati assegnate 4 unità con profilo di tecnologo, che è auspicabile che non vadano ad intaccare il già risicato numero di posti di ricercatore e tecnologo da coprire con concorsi riservati.

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Proposti dai Diret- 

tori di struttura

Deliberati dal CdA
  Ricercatori Tecnologi Ricercatori Tecnologi
Struttura Terremoti 41 18 39 18
Struttura Vulcani 41 18 37 15
Struttura Ambiente 19 9 14 7
Amministrazione Centrale   7   4
Totale 101 52 90 44

 

Per ciò che riguarda il personale tecnico- amministrativo, è stata fatta una richiesta dalle Sezioni di 78 posizioni a fronte delle 65 disponibili. Il Direttore Generale ed i Direttori di Sezione si faranno carico di raggiungere una convergenza condivisa da sottoporre al prossimo CdA.

Sorprendentemente, a quasi un anno dall’emanazione del DM 300, che autorizza l’assunzione di 200 unità del personale all’Ingv, il CdA non ha ancora un piano dettagliato e, in particolare, per il personale livellato non si è ancora raggiunta una convergenza tra i Direttori di Sezione e l’Amministrazione Centrale.

In tal modo, i Direttori di Struttura decidono e gestiscono solo la parte di ricerca, ed i Direttori di Sezione si impegnano per la gestione del personale livellato che si dovrebbe occupare della manutenzione ed il mantenimento delle reti di monitoraggio. Tale modo di agire è totalmente scollegato e non sembra rispondere alle esigenze ed alle strategie di gestione globale dell’Ingv.

Sembra di assistere alla visione di un un film col sonoro in ritardo sull’immagine.

In ogni caso, ad oggi, l’unica cosa certa è la delibera del CdA che autorizza lo scorrimento parziale di alcuni concorsi, senza che sia noto alcun piano dettagliato, globale e imparziale di assunzione. Ma ciò che è più scandaloso è lo scorrimento quasi in toto della graduatoria del concorso “Modellazione Dinamica dei processi vulcanici e valutazione della loro pericolosità” – DP 105 del 31/03/2011.

Il succitato concorso è stato più volte oggetto di critica a tutti i livelli. Infatti (i) l’80% dei partecipanti ha abbandonato l’aula subito dopo la lettura delle tracce, (ii) è stato fortemente disapprovato dal Collegio di Struttura dell’Osservatorio Etneo, (iii) è stato oggetto di più di una lettera di chiarimento del personale inviata sia all’allora Presidente Ingv Prof. Boschi che al successivo Presidente Ingv, Prof. D. Giardini, (iv) tale concorso è stato anche oggetto di discussione sia del Consiglio Direttivo del 21/10/2010 che del successivo del 23/04/2011, in occasione del quale  l’allora presidente in carica, Prof. E Boschi, illustrava “la delicata situazione che si era creata a proposito dell’espletamento del concorso di cui all’ordine del giorno, nonché di un concorso che si è svolto parallelamente a 4 posti di ricercatore nel settore della Vulcanologia”. Lo stesso Prof. Boschi precisava altresì che “un vincitore avrebbe ben 8 pubblicazioni in comune con un membro della commissione di concorso” e che, pertanto, verrà richiesto un parere pro veritate allo studio legale convenzionato con l’Istituto …

A suo tempo, del Consiglio Direttivo faceva parte l’attuale Presidente Ingv,  il Prof. S. Gresta,  che pertanto deve ritenersi persona ben infornata sui fatti.

Il concorso de quo è stata più volte anche oggetto di articoli da parte del Foglietto.

E’ bene ricordare, per chi se ne fosse dimenticato, che Presidente di commissione del succitato concorso è stato l’attuale Direttore della Struttura Vulcani, Dott. Paolo Papal che, con buona probabilità, v’è da ritenere che abbia proposto lo scorrimento della graduatoria.

Vista la delicatezza dell’attuale situazione all’Ingv, vista la disponibilità di graduatorie esistenti da far scorrere, e vista la disponibilità di posti da mettere a concorso, l’aver scelto di far scorrere quasi in toto la graduatoria del succitato concorso sembra essere un insulto all’etica e alla morale e non favorisce la richiesta di fiducia verso i vertici dell’Ingv.

Pensavamo che l’epoca dell’arroganza, dei favoritismi e dei privilegi fosse terminata, ma ad oggi purtroppo, i fatti ci danno ancora torto.

Alla luce dei recenti accadimenti, che continuano a privilegiare solo determinati settori dell’Ingv, si invitano tutti i soggetti aventi diritto, a chiedere i chiarimenti e motivazioni sia in merito ai mancati scorrimenti delle graduatorie concorsuali che al mancato utilizzo delle graduatorie degli stabilizzandi.

Abbiamo appreso da poco che, su proposta dell’ex Dg Dott. T. Pepe, attuale Direttore degli Affari Amministrativi e del Personale, sono stati rinnovati i contratti ai due tecnologi-avvocati, per lo svolgimento di attività giuridico-amministrative nell’ambito della Convenzione Ingv-DPC . Non conoscendo il contenuto della nota del 26/04/2014, con la quale il Dott. T. Pepe ha avanzato richiesta di rinnovo, ci viene da pensare, come diceva qualcuno, “ma che c’azzeccano questi con la convenziona Ingv-DPC?

Con il rinnovo del contratto dei due tenologi-avvocati è stato costituito l’Ufficio Affari legali, con a capo l’Avv. Pasquale Guidace, e pertanto riteniamo che, d’ora in poi, sia le eventuali richieste di chiarimenti in merito al parziale scorrimento delle graduatorie, che l’esame di eventuali dubbi e/o perplessità che potrebbero scaturire per un qualsivoglia problema derivante nell’espletamento dei futuri concorsi, potranno prontamente essere evase.

 

 

 

 

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