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Sabato, 06 Lug 2024

Il cda della Stazione Zoologica Anton Dohrn, con a capo il presidente nonché rappresentante legale dell’ente, Roberto Danovaro, il 3 ottobre prossimo si appresta a riunirsi nuovamente, con all’ordine del giorno, affisso nella bacheca dell'ente il 26 settembre e di cui Il Foglietto ha preso visione, ben 14 punti.

A far sobbalzare qualche attento cultore degli argomenti che saranno oggetto di discussione da parte del più importante consesso dell’ente di ricerca partenopeo sono stati quelli previsti al punto 6. Indennità di funzione legale rappresentante - e al punto 7. Indennità di funzione Presidente, apparsi davvero criptici.

Se ormai anche i verbali dei cda degli enti sono terribilmente sintetici, figuriamoci gli ordini del giorno, che per loro natura devono solo indicare i temi di discussione da sottoporre appunto agli interventi dei diversi componenti dell’organo deliberante.

Più sintesi di questa, però, non s’era mai vista.

Stavolta la Stazione ci ha stupito davvero, dando inevitabilmente adito a una ridda di ipotesi.

Con la legislazione alluvionale che ci tiranneggia ormai da anni, alcuni hanno pensato che tra il lusco e il brusco, magari col favore delle tenebre e decisamente in barba alla spending review, il nostro legislatore avesse trovato il modo di premiare i presidenti di turno degli enti di ricerca, affibbiando a ciascuno di essi ben due indennità

Scattata la caccia alla norma premiale, che coi tempi che corrono poteva trovarsi dovunque, il responso dei giurisperiti è stato univoco: la norma non c’è, semplicemente perché non è stata emanata.

Si è fatta così strada l’idea del varo di una norma speciale, ossia di una norma ad hoc per il presidente della sola Stazione, ma ben presto anche questa ipotesi, ancorché seducente, è stata considerata faticosa e di improbabile verificazione, dato che avrebbe scatenato l’ira dei presidenti di tutti gli altri enti.

Persistendo a tutt’oggi un po’ dappertutto, cioè nella Stazione ma anche negli altri enti di ricerca e non solo in questi, la coincidenza nella stessa persona di entrambe le figure del presidente e del legale rappresentante, non si capisce dove l’odg del Cda della Stazione, tracciando questa funambolica distinzione, voglia andare a parare.

Si è sempre detto che entia non sunt multiplicanda sine necessitate, sicché ci è parso naturale che tale regola valesse a fortiori anche per le indennità, che perciò non possono diventare due in capo alla stessa persona.

Potremmo, comunque, sbagliarci. In tal caso ci troveremmo di fronte a un mistero degno di Voyager.

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