Giornale on-line fondato nel 2004

Mercoledì, 08 Mag 2024

CNR sede 40X400Doveva raggiungere il Senato della Repubblica in fretta e furia, entro il 5 ottobre scorso, a seguito di una convenzione stipulata altrettanto affrettatamente tra lo stesso Senato e il Cnr, di cui Il Foglietto si è già occupato con tre articoli [1, 2, 3]; per questo, l’avv. Giuliano Salberini, primo ricercatore, il 17 novembre, con più di un mese di ritardo (forse perché l’urgenza era venuta meno), si è trasferito a Palazzo Madama, lasciando sguarnito l’Ufficio Affari giurisdizionali e giuridici di piazzale Aldo Moro che, due giorni dopo, in attesa della individuazione di un successore pleno jure, è stato preso in carico ad interim dal direttore generale dell’ente, Paolo Annunziato.

Avviata la procedura di selezione interna ed espletata l’istruttoria, con disposizione n. 1 del 7 gennaio 2016, a firma del medesimo direttore generale, è stato nominato il subentrante, nella persona di Giambattista Brignone, dirigente amministrativo di II fascia, già preposto alla direzione dell’Ufficio Comunicazione, informazione e Urp, incarico che manterrà ad interim fino alla scelta del suo sostituto.

Dal suddetto provvedimento di nomina del nuovo direttore degli affari giuridici si apprende, nelle premesse, una notizia che, almeno a Usi-Ricerca e a noi del Foglietto, risulta nuova e cioè che il Ministero dell’economia e delle finanze (Mef), con nota, prot. 85228 del 6 novembre 2015, ha affermato l’illegittimità dell’attribuzione a ricercatori e tecnologi, affidatari della responsabilità di Uffici della Struttura centrale del Cnr, sia dell’indennità di cui all’art.22 Dpr 171/1991, già sospesa dall’amministrazione a decorrere dal 1 gennaio 2014, sia della indennità ex art. 9 ccnl del 5 marzo 1998.

In disparte il fatto che la decisione del Mef, per l’importanza che riveste, avrebbe dovuto essere portata all’attenzione di tutto il personale e delle organizzazioni sindacali, ma tant’è, resta da capire se quanto illegittimamente erogato ad alcuni ricercatori e tecnologi dell’amministrazione centrale, ai sensi dei citati articoli 22 e 9, sia stato o debba essere restituito dai beneficiari.

Un chiarimento al riguardo renderebbe un buon servizio alla correttezza e alla trasparenza amministrativa, cui – come dovrebbe essere noto – deve ispirarsi l’azione della pubblica amministrazione, soprattutto quando ad agire è il più grosso ente di ricerca del Paese, che assorbe quasi un miliardo di euro dalle casse dello Stato.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

rocco ridottoQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

empty alt

Multilateralismo, una forma di saggezza da salotto

C’è spazio per ogni sentimento, ammesso che un rapporto di economia sia capace di generarne,...
empty alt

Nuovo target terapeutico per il glioblastoma

Il glioblastoma è la forma più aggressiva di tumore cerebrale nell’adulto e le opzioni...
empty alt

"La pace è l'unica strada", l'altro ebraismo di David Grossman

Ho appena finito di leggere un libretto dello scrittore israeliano David Grossman. Una raccolta di...
empty alt

Nullo licenziamento lavoratore con patologia oncologica che supera periodo comporto

Con sentenza n. 11731/2024, pubblicata il 2 maggio scorso, la Corte di cassazione ha rigettato il...
empty alt

Premio “Ellen Richards”, la prima borsa di studio per giovani ricercatrici

L’“Ellen Richards Awards” è stato uno dei primi e più prestigiosi riconoscimenti per le...
empty alt

“Una spiegazione per tutto”, film della settimana proposto dal Foglietto

Una spiegazione per tutto, regia di Gábor Reisz, con Adonyi-Walsh Gáspár (Ábel), István...

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
Back To Top