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Sabato, 27 Apr 2024

Con Determinazione n. 97/2023, pubblicata 29 settembre scorso, la Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti ha trasmesso alle Presidenze della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica la Relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (più brevemente, Anvur) per l’esercizio 2021, unitamente al conto consuntivo, corredato delle relazioni degli organi di amministrazione e di controllo.

L’Anvur, nato nel 2011, ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è sottoposta alla vigilanza del Ministero dell’università e della ricerca (Mur). Sovraintende al sistema pubblico nazionale di valutazione della qualità delle università e degli enti di ricerca vigilati dal predetto Mur; indirizza l’attività demandata ai nuclei di valutazione costituiti all’interno delle università e degli enti di ricerca; valuta l’efficienza e l’efficacia dei programmi pubblici di finanziamento e di incentivazione alle attività di ricerca e di innovazione.

Inoltre, collabora con gli organismi internazionali e dell’unione europea, nonché con le agenzie e le amministrazioni degli altri Paesi e con gli organismi scientifici internazionali operanti nel campo della valutazione dei sistemi dell’istruzione superiore e della ricerca; accredita e valuta i corsi di laurea e delle sedi universitarie; accredita i corsi di dottorato; definisce i parametri di valutazione per l’abilitazione scientifica nazionale; verifica i requisiti degli aspiranti membri delle commissioni nazionali di abilitazione; valuta la qualità della ricerca delle università e degli enti sottoposti al controllo del Mur.

Ogni due anni, pubblica un Rapporto sullo stato del sistema universitario e della ricerca.

La legge n. 98 del 2013 ha stabilito che almeno tre quinti della quota premiale del finanziamento destinato alle Università e agli enti di ricerca vigilati dal Mur vengano ripartiti sulla base della valutazione formulata dall’Anvur.

Il board dell’Agenzia è composto da un Consiglio direttivo di sette membri, nominati per un quadriennio con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro competente, previo parere delle Commissioni parlamentari, formulata sulla base di un elenco di persone, definito da un Comitato di selezione.

Il Consiglio, al suo interno, elegge il presidente, il quale resta in carica per un sessennio, con un compenso annuo lordo di 210 mila euro, mentre gli altri componenti del medesimo Consiglio devono “accontentarsi” di 178.500 euro annui lordi.

Per prassi consolidata dell’Agenzia, il Presidente, in ogni caso, cessa nel momento in cui termina il suo mandato da membro del Consiglio direttivo. A seguito della scadenza di due membri a fine luglio 2020, il Consiglio direttivo allo stato opera con un numero di componenti inferiore rispetto ai sette previsti.

L’attuale Collegio dei revisori - composto da tre membri, due dei quali designati dal Ministro dell’università e della ricerca ed uno dal Ministro dell’economia e delle finanze - insediato in data 1° dicembre 2020, è stato nominato con decreto del Mur del 28 ottobre 2020, per la durata di un quadriennio.

Al Presidente del Collegio spetta un compenso annuo lordo di 6.500 euro e ai componenti di 5.250.

Il Regolamento dell’Anvur prevede la costituzione di un Comitato consultivo, formato da 19 membri, nominati per un quadriennio dal Presidente dell’Agenzia, che rappresentano tutte le componenti del sistema dell’università e della ricerca.

Il Comitato ha il compito di dare pareri e di formulare proposte al Consiglio direttivo, che è tenuto a sottoporre al Comitato stesso i programmi annuali di attività e i documenti relativi alla definizione dei criteri e dei metodi di valutazione.

Ai membri del predetto Comitato spetta esclusivamente il rimborso delle spese sostenute per la partecipazione alle sedute.

Il direttore generale dell’Agenzia viene nominato dal Consiglio direttivo, su proposta del presidente, previa selezione tra soggetti di comprovata esperienza nel campo della direzione e gestione di apparati e risorse e con documentate conoscenze nel campo della valutazione delle attività del sistema delle università e della ricerca.

Il trattamento economico annuo, definito dal contratto individuale di lavoro, è pari a euro 142.849, onnicomprensivo, costituito dalla somma dello stipendio tabellare annuo lordo, di euro 55.397,39, della retribuzione di posizione di parte fissa (euro 36.299,70) e di parte variabile (euro 51.152,24).

Oltre al predetto trattamento economico, è prevista una retribuzione di risultato nella misura massima del 20 per cento (euro 22.856), corrisposta in relazione al raggiungimento degli obiettivi annuali preventivamente determinati. Pertanto, il trattamento economico totale massimo è di euro 165.705.

Anche nel 2021, è stata riconosciuta la retribuzione di risultato, in misura pari ad euro 29.327,66 (euro 36.727,87, per un totale di euro 179.576 nel 2020).

Al direttore in carica, nominato dal Consiglio direttivo con delibera del 8 maggio 2019, a decorrere dal 1° giugno 2019 e per la durata di cinque anni, è stato attribuito con apposito provvedimento del 31 luglio 2019, anche l’incarico di Responsabile prevenzione corruzione e trasparenza (Rpct).

La direzione generale è suddivisa in tre aree, una per le attività amministrativo-contabili e due per le attività di valutazione. A ciascuna di esse è preposto un dirigente di seconda fascia.

La consistenza del personale dell’Anvur alla data del 31 dicembre 2021 era pari a 39 unità: 4 dirigenti di cui 3 di II fascia e uno (il direttore generale) di I fascia; 4 funzionari amministrativo-contabili; 23 funzionari valutatori-tecnici e 4 coadiutori.

Il costo complessivo del personale nel 2021 è stato pari a euro 2.303.936 (2.212.582, nel 2020).

La Relazione della Corte dei conti evidenzia che il modello organizzativo dell’Anvur è connotato da una particolare flessibilità in quanto prevede che l’Agenzia possa avvalersi, ai sensi dell’art. 7, co. 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, di esperti della valutazione, a seguito di specifici incarichi conferiti dal Direttore, previa delibera del Consiglio direttivo, in base alla quale vengono determinati la forma contrattuale ed i compensi, tenendo conto della tipologia dell’incarico, del livello di professionalità e dell’impegno lavorativo richiesto.

Nel corso dell’esercizio 2021, l’Agenzia, per assicurare il regolare svolgimento delle attività di accreditamento periodico degli atenei e delle istituzioni Afam, nonché per l’accreditamento iniziale di nuovi corsi di studio, ha coinvolto circa 240 esperti nell’ambito dei relativi albi. Ad essi sono
da aggiungere 645 esperti contrattualizzati nell’ambito della Valutazione della qualità della ricerca (Vqr), nonché 11.289 referee.

Al riguardo, la Corte dei conti “evidenzia la necessità per l’Agenzia di vagliare con attenzione gli incarichi di collaborazione e consulenza esterna e i conseguenti oneri, anche valutando in sede di ricognizione dei fabbisogni di personale se tali incarichi siano connessi ad esigenze relative ad
attività stabili ed ordinarie, ovvero ad esigenze occasionali”.

Quanto ai risultati della gestione finanziaria, l’Anvur nell’esercizio esaminato dai Magistrati contabili ha registrato entrate correnti per complessivi euro 7.798.151 (10.329.881, nel 2020), di cui 7.694.197 a titolo di finanziamento statale (10.266.881, nel 2020).

Quanto alle spese correnti, nel 2021 sono state pari ad euro 10.646.670 (7.283.958, nel 2020), di cui 1.033.185, per gli Organi (1.103.388, nel 2020); 2.303.936, per il personale (2.212.582, nel 2020); 5.100.155, per gli Esperti di elevata professionalità (1.465.991, nel 2020); 1.494.813, per acquisto beni e servizi (2.109.970, nel 2020); 714.581, per spese per Irap, Tari et similia (392.027, nel 2020).

Quanto, infine, ai risultati finanziari ed economico-patrimoniali, dalla più volte richiamata Relazione si rileva che, nel 2021, il conto economico chiude con una perdita di esercizio di euro 2.575.742 euro (+ 3.209.210, nel 2020); il rendiconto ha registrato un disavanzo finanziario di euro 3.611.295 (+ 3.014.654, nel 2020); lo stato patrimoniale ha evidenziato un patrimonio netto di euro 20.640.815 (23.216.557, nel 2020); la situazione amministrativa chiude con un avanzo di euro 19.700.854 (22.943.434, nel 2020) e una consistenza di cassa, al 31 dicembre, di euro 27.643.872 (27.152.912, nel 2020).

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