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Venerdì, 17 Mag 2024

zanzara tigreCon l’arrivo della primavera, tornano le zanzare che quest’anno, però, si troveranno di fronte uno strumento di facile utilizzo, vale a dire “ZanzaMapp”, che permette di tenere sotto controllo la situazione e coordinare gli sforzi nella lotta al fastidioso e, a volte, anche pericoloso insetto.

L’idea di “ZanzaMapp” è del ricercatore della “Sapienza” Cesare Bianchi e si basa sulle competenze complementari del laboratorio Social Dynamics del dipartimento di Fisica e del gruppo di Medical Entomology del dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive della "Sapienza" stessa per la parte scientifica, e della start-up GH s.r.l. per la parte informatica e di geolocalizzazione.

“ZanzaMapp” – spiega in un comunicato stampa l’Ateneo - è una App multipiattaforma Android, iOS, Windows Phone, che consente di raccogliere le segnalazioni degli utenti, da incrociare poi con i dati “tradizionalmente” rilevati dagli studiosi del settore grazie a trappole entomologiche.

La rete di rilevazione potrà anche essere arricchita con i dati in possesso degli enti territoriali che decidano di contribuire, per i quali ancora non esiste di fatto una banca dati condivisa né un coordinamento nazionale in materia.

“ZanzaMapp” potrà così associare alle rilevazioni entomologiche il dato sulla percezione del fastidio determinato dalle zanzare, mettendo a disposizione in tempo reale una heatmap delle zone più infestate, che possa rappresentare uno strumento utile a ciascuno di noi, ma anche per l’ottimizzazione degli interventi di controllo della densità di zanzare da parte delle amministrazioni.

Tra le finalità del progetto un ruolo chiave è proprio quello di coinvolgere i cittadini nel monitoraggio attivo, realizzando la cosiddetta “citizen science”.

La App consente infatti a tutti di fare segnalazioni e di approfondire facilmente gli aspetti scientifici relativi al problema zanzare; i più volenterosi poi potranno aderire ad un monitoraggio attivo, collocando piccole trappole di facile uso, costruite secondo criteri scientificamente validi, e di rilevare i dati raccolti via App. Amministrazioni ed enti locali potranno consultarsi con esperti e richiedere l'attivazione di alert via mail, nel caso in cui le segnalazioni nella loro zona superino la soglia di attenzione.

A spiegare i rischi reali per la salute dell’uomo, sono Alessandra della Torre, parassitologa coordinatrice del gruppo di Medical Entomology della "Sapienza", da sempre in prima linea nello studio di zanzare vettrici di malaria e di altre patologie, e Beniamino Caputo, suo principale collaboratore nell’ambito di ricerche su Aedes albopictus, secondo i quali “I virus esotici, come il Dengue, il Chikungunya e da ultimo lo Zika, possono essere importati in Italia nel sangue di viaggiatori provenienti da aree tropicali endemiche; se i soggetti colpiti sono punti da alcune specie di zanzare presenti sul nostro territorio, prima fra tutte la Zanzara Tigre, possono trasmettere i virus alle zanzare stesse, che dopo pochi giorni possono essere a loro volta in grado di trasmetterli a un’altra persona tramite una nuova puntura: che il rischio di trasmissione di questi virus in Europa sia concreto da anni è dimostrato dall’epidemia del virus Chikungunya avvenuta in Emilia Romagna nel 2007 e da diversi recenti casi di trasmissione autoctona di Dengue in Francia e Croazia”.

L’interfaccia di “ZanzaMapp” a disposizione degli utenti è facile e intuitiva e consente di segnalare il numero di zanzare rilevate, il punto geografico della rilevazione, l'orario della rilevazione ed eventualmente di inviare una fotografia per l’identificazione certa della specie.

A disposizione ci sono anche altri servizi utili come schede informative per riconoscere le varie specie di zanzare e i rischi a esse connesse, su come combatterle e prevenirne lo sviluppo ed essere aggiornati su eventuali nuove emergenze sanitarie ad esse legate; inoltre la possibilità di segnalare le azioni di disinfestazione effettuate, potrà contribuire a monitorarne l'efficacia.

“I dati raccolti sono pubblici e possono essere scaricati da chi ne fa richiesta in vari formati aperti, così da poter essere utilizzati da tutti i pubblici di riferimento – ha spiegato Cesare Bianchi, ricercatore e co-fondatore della startup universitaria GH srl -  sia a scopo di monitoraggio e coordinazione delle azioni di disinfestazione sia a scopo di analisi a fini entomologici e non solo. Proprio la mancanza di informazioni condivise mi ha portato alla messa a punto di questa app: molto banalmente, affacciandomi verso la paternità, cercavo un posto dove trascorrere l’estate con la mia consorte, che fosse quanto più possibile al sicuro dal rischio Zika, e mi sono reso conto di come ci siano scarse informazioni pratiche su come gestire la presenza delle zanzare. Ho perciò deciso di mettere a frutto la mia esperienza, per metterla al servizio di un progetto come ZanzaMapp (http://www.zanzamapp.it/), utile per la comunità, e totalmente no-profit”.

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