Pioniera dell'ambientalismo negli USA, la biologa Rachel Carlson è stata una pietra miliare nella storia della coscienza ecologica.
«Immaginate che d’improvviso un influsso maligno colpisca l’intera zona e che ogni cosa cominci a cambiare: nelle città i medici sono costretti a far fronte sempre più spesso a malattie nuove che colpiscono i loro pazienti. Si vanno verificando subitanei ed inestricabili decessi non soltanto tra gli adulti, ma anche tra i fanciulli: fanciulli che vengono ghermiti improvvisamente dal male mentre sono intenti a giocare e non sopravvivono più di qualche ora. Si tratta di una singolare epidemia. Gli uccelli, per esempio: dove sono andati a finire?».
Gli uccelli si erano nutriti di insetti e gli insetti erano stati irrorati con dosi massive di un pesticida chiamato DDT.
Queste vicende Rachel Carson (1907-1952) non le aveva immaginate, ma le aveva raccolte e descritte in una serie di articoli per il New Yorker e infine raccolte in un volume dal titolo Primavera silenziosa, perché le campagne americane erano diventate mute senza più una fauna a poterle cantare, decimata, appunto, dal DDT. Un veleno che poi era penetrato nella catena alimentare umana, con effetti letali.
Rachel Carson è stata con ogni probabilità il personaggio più influente della storia dell’ambientalismo in America, con questo libro e con una vita spesa a favore della divulgazione e dell’impegno civile.
Nata a Springdale, in Pennsylvania, già a 11 anni pubblicò il suo primo racconto sul Saint Nicholas Magazine, la stessa rivista per ragazzi su cui erano apparsi autori come Beatrix Potter, Melville, Conrad e persino Stevenson.
Appassionata di bird-watching, studiò biologia marina e nonostante l’indigenza economica, riuscì a laurearsi con la lode alla Pennsylvania College for Women e poi a continuare alla Johns Hopkins University, dove potè seguire gli studi di zoologia e genetica.
Nel 1936, riuscì ad entrare con una posizione fissa come biologa acquatica al Dipartimento della Pesca degli Stati uniti, divenendo così la seconda donna ad esserci mai riuscita.
Qui fu subito indirizzata a sviluppare un’attività di divulgazione scientifica che fu poi la ragione della sua vita. Il successo letterario le arrivò con le vendite del Mare attorno a noi, un volume pluripremiato e il cui adattamento per il cinema – indegno, a suo avviso - vinse l’Oscar per il miglior documentario.
Primavera Silenziosa uscì due anni prima della sua morte, avvenuta nel 1952, e il libro fece esplodere un caso globale. Il presidente Kennedy lo usò per aprire una commissione d’inchiesta sui pestici.
In Primavera Silenziosa, Rachel Carson scrive: «Il mondo degli insetticidi è più fiabesco di quello immaginato dai fratelli Grimm, e forse ha una maggiore somiglianza con il mondo dei fumetti di Charles Addams: un mondo in cui le foreste incantate delle favole sono diventate foreste avvelenate, dove ogni insetto che mastica una foglia o succhia la linfa di una pianta rimane ucciso; dove una pulce punge un cane e muore perché il sangue del cane è avvelenato; dove un insetto può ricevere la morte dalla esalazioni di un albero che non ha mai toccato, ed un’ape può tornare al proprio alveare con un nettare intossicato per produrvi miele velenoso».
Anche la primavera del 2020 è stata una primavera silenziosa e l’attuale non si presenta migliore.
“Pensavamo di rimanere sani in un mondo malato”?
Per saperne di più sulle scienziate per l’ambiente: “Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie", Ledizioni, Milano 2020, pag. 250.
Sara Sesti
Matematica, ricercatrice in storia della scienza
Collabora con l'Università delle donne di Milano
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