“C’è da rimanere esterrefatti di fronte alla precipitosa traduzione in numeri e planimetrie delle immagini elettoralistiche che sono state usate per prospettare il futuro delle aree di risulta FF.SS., un luogo decisivo per Pescara. Circa 12 ettari al centro della città, acquisiti a buon prezzo perché vi si realizzava il parco centrale, per i quali i Piani Regolatori prevedevano una riserva di verde pari all’80% (destinando a servizi il restante 20% ), oggi vengono smembrati ed immiseriti come se fosse una lottizzazione”.
E’ questo l’incipit di un comunicato diffuso oggi dalla Sezione “Lucia Gorgoni” di Italia Nostra di Pescara, presieduta dall’arch. Massimo Palladini.
“Del Palazzo per gli uffici regionali - continua il comunicato - abbiamo parlato e ribadito che si tratta di un danno inferto alla città, la sottrazione di un bene comune e la immissione di funzioni inquinanti e apportatrici di ulteriore congestione; e il contenzioso è ancora aperto. Ci è stato risposto, comunque, che quell’intervento avrebbe pagato il parco e la intera sistemazione dell’area. Prima foglia di fico che cade: non solo l’area occorrente, pagata dalla collettività cittadina, verrà ceduta gratis all’Ente Regione ma, a quanto sembra, non contribuirà per la realizzazione delle altre opere previste sull’area. Così hanno sistemato tutta la parte Nord”, mentre per la parte Sud, “Vediamo una planimetria in cui domina la enorme sagoma di un autosilos alto 15 metri, con il fronte più lungo a ridosso delle abitazioni esistenti, alcune delle quali verranno addirittura sovrastate in altezza; muraglie bianche e grate metalliche anticipano l’immagine di un grande volume estraneo al contesto che potrà solo peggiorare con la sua presenza”.
“Il parco che era stato annunciato per ‘almeno 6,5 ettari’ - prosegue il comunicato -, ovvero circa la metà dell’area, viene ridotto a circa 3 ettari, di cui più di un ettaro di viali e piazzette lastricati con altra betonella, si suppone. Quel che ancora di più sorprende è che la distribuzione proposta è tutta organizzata in funzione dell’ingresso al parcheggio coperto, nuova cattedrale dell’automobile, rispetto alla quale si organizzano piazzette con disegnati intorno alcuni casotti/ bancarelle, forse come decisivo apporto alla ripresa del commercio. Un giardinetto tra strade, perché oltre alla attuale ne compare un’altra sul margine Est dell’area, come vestibolo per chi lascia l’automobile; il contrario di una iniezione di naturalità al centro di Pescara”.
Italia Nostra, dopo aver precisato che alla realizzazione del parco/giardinetto provvederà la Fondazione Pescarabruzzo, conclude auspicando che le risorse destinate ai predetti lavori “e le altre del cosiddetto Masterplan, che ancora dovrebbero essere disponibili, possano contribuire, in un progetto generale di qualità che ancora manca, a realizzare quella importante occasione di incontro tra i cittadini, di miglioramento dell’aria, di resistenza al cambiamento climatico che è data dal Parco Centrale della città” e che il nuovo Consiglio Comunale possa farsi carico della importante questione, “abbandonando le attuali visioni riduttive e parziali”.