di Roberto Tomei
De Mattei, vicepresidente del Cnr, dà una spiegazione soprannaturale del terremoto in Giappone, che riconduce all'opera di Dio.
L'apocalittica analisi introduce la colpa delle nazioni che, perciò, vanno castigate. Ma cosa avrà fatto di male il Giappone per meritare tanto, dopo ben due bombe atomiche? Forse qualche altra nazione poteva avere la precedenza. Che ci sia stata una svista?
E vada per la colpa collettiva, ma gli innocenti che c'entrano? Non poteva Dio fare qualche miracolo?
De Mattei è lapidario: Dio non è obbligato a moltiplicare i miracoli, non ci sono terremoti intelligenti.
Quanto ai bimbi incolpevoli, il terremoto magari risparmia loro un triste avvenire. Senza terremoti, in ogni caso, l'uomo finirebbe per affezionarsi troppo alla terra, mentre deve sempre guardare alla patria celeste, sua destinazione finale.
Memorabile l'ultimo affondo: il terremoto è l'espressione della misericordia di Dio. Francamente, questa è un po' forte. La misericordia di Dio, si sa, è una sorta di buen retiro per i peccatori….Che direbbe De Mattei se qualcuno pensasse di affidarlo a "questa" misericordia di Dio.
Più sobriamente, Benedetto XVI si è limitato a esprimere il suo profondo dolore per la tragedia.