Redazione
Dopo essere stati sconfitti sia in primo che in secondo grado, tre lavoratori dipendenti hanno proposto ricorso in Cassazione per impugnare il licenziamento disciplinare intimato dall'azienda.
Sulla base delle dichiarazioni rese dai testimoni è risultato che uno di loro ha timbrato, durante l'orario di lavoro e più di una volta, il badge di tutti e tre i lavoratori, nonostante gli altri due fossero assenti. Fatto questo, che sottolinea come la condotta dei lavoratori fosse frutto di un preventivo accordo diretto a far risultare fittiziamente ottemperato l'obbligo di regolare presenza sul posto di lavoro.
Ne consegue che il reiterato comportamento dei tre complici è stato sufficiente a ledere la fiducia dell'azienda nella correttezza dell'adempimento della prestazione di lavoro, e trova perciò, corretta applicazione il licenziamento senza preavviso che viene intimato su un fatto che, peraltro, costituisce reato ai sensi dell'art. 640 c.p.
A stabilirlo definitivamente è stata la Cassazione con sentenza n. 4693 pubblicata in data 23 marzo 2012.