Redazione
Con la direttiva n. 10 del 24 settembre scorso, il Dipartimento della Funzione Pubblica ha dettato le regole per l’attuazione dei tagli delle dotazioni organiche negli enti, compresi quelli di ricerca, e per l’avvio dei consequenziali processi di mobilità, di esubero e di collocamento in quiescenza coatta per il personale che ha maturano i requisiti di legge. Il tutto in attuazione della spending review, introdotta con la legge n. 135 del 7 agosto 2012, di conversione del del D. L. n. 95.
L’articolato provvedimento della Funzione Pubblica fissa una serie di scadenze che le singole amministrazioni dovranno rispettare.
Entro il 28 settembre, gli enti dovrebbero aver trasmesso alla Funzione Pubblica le proposte di riduzione degli organici (20% per le figure dirigenziali; 10% per il restante personale, con la esclusione, negli enti di ricerca, di ricercatori e tecnologi).
Entro il 31 dicembre, ci sarà la quantificazione (per gli enti con personale in eccedenza rispetto a quello consentito dalla nuova dotazione organica) degli eventuali soprannumeri e di quelli non riassorbibili presso altri enti.
Entro il 31 marzo 2013, partiranno i processi di mobilità e di esubero per i non ricollocabili. Per costoro sono previsti 24 mesi di stipendio e poi il licenziamento.