Giornale on-line fondato nel 2004

Venerdì, 05 Dic 2025

di Antonio Del Gatto

Il lavoratore che subisce vessazioni da parte del suo dirigente non deve reagire in modo forte alle offese. Se lo fa, non potrà intraprendere alcuna azione volta a ottenere il risarcimento del danno da mobbing.

A stabilire il principio è stata la Corte d’Appello di Ancona che, con la sentenza n. 1199/2013, ha respinto il ricorso di un lavoratore, che lamentava per i ripetuti insulti da parte datoriale.

Al ricorrente, in particolare, erano state rivolte dal suo superiore frasi offensive del tipo: «vai a pulire i cessi». Il destinatario delle pesanti frasi, però, non era rimasto inerte, ma aveva ribattuto colpo su colpo, insultando a sua volta il dirigente.

Per questo i giudici, confermando il verdetto di primo grado, hanno escluso l’esistenza di una patologia legata alle numerose vessazioni, ricordando che la violazione da parte del datore di lavoro degli obblighi imposti dall’art. 2087 c.c. al fine di tutelare l'integrità fisica e la personalità morale del lavoratore non è condizione sufficiente a determinare l’esistenza di un danno alla salute, poiché grava sul lavoratore l’onere di provare in maniera dettagliata l’esistenza del pregiudizio sofferto, la nocività dell'ambiente di lavoro, nonché il nesso causale tra l'uno e l'altro.

Pertanto, non possono rientrare nella fattispecie di mobbing, normali e, spesso, frequenti, conflitti in ambiente di lavoro, caratterizzati sì da attacchi sgradevoli da parte del datore di lavoro, ma con reazioni del dipendente,  che si ritiene colpito da un atto arbitrario o illegittimo.

Il lavoratore, dunque, se vuole coltivare qualche speranza di vedersi riconosciuto in tribunale un risarcimento da mobbing, deve subire in religioso silenzio.

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI

empty alt

Anci e Legambiente al Governo: stanziare maggiori fondi per demolizione immobili abusivi

Come emerge dall’indicatore sull’abusivismo edilizio curato dall’Istat in collaborazione con il...
empty alt

Il "Big Beautiful Bill Act" di Trump fa esplodere il debito pubblico Usa

Un corposo paper pubblicato di recente dal NBER ci mette nella condizione di comprendere meglio...
empty alt

UniTrento ospita seminario su “Migrazioni, salvataggi in mare e geografie del Mediterraneo”

Un mare che unisce e divide, che accoglie e respinge, che salva e troppo spesso inghiotte: il...
empty alt

“The Teacher”, film di lotta ispirato a fatti reali sulla tragica realtà palestinese

The Teacher, regia di Farah Nabulsi, con Saleh Bakri (Basem El-Saleh), Imogen Poots (Lisa),...
empty alt

La sfida di Schlein a Meloni? Iniziativa inopportuna

La Schlein lancia la sua sfida a Giorgia Meloni: vengo ad Atreju se a sfidarmi sei tu Giorgia....
empty alt

Ponte sullo Stretto, rese note le motivazioni del disco rosso della Corte dei conti

La Sezione centrale di controllo di legittimità della Corte dei conti ha depositato in data...
Back To Top