Ci avevano già provato a marzo di tre anni fa, fornendo nel corso di una conferenza stampa dati assolutamente non veritieri, con riferimento ai voti riportati da Usi-Ricerca alle elezioni Rsu 2012.
Il maldestro tentativo di screditare Usi-Ricerca ad opera della Flc-Cgil ebbe vita breve, atteso che il 27 marzo di quell’anno, attraverso Il Foglietto i paladini del sindacalismo degli enti di ricerca vennero clamorosamente e sonoramente sbugiardati, con l’invito a fare una doverosa rettifica che, però, non ci fu mai.
All’inizio del corrente mese, come noto, si sono svolte nuovamente le elezioni per il rinnovo delle Rsu, alle quali, come è altrettanto noto a tutti, ma proprio a tutti, Usi-Ricerca non ha partecipato, per protestare contro il mancato rinnovo del contratto, che si protrae da più di 6 anni.
Anche in questa occasione, però, la Flc-Cgil ha trovato il modo di mistificare per giorni la realtà, attraverso la pubblicazione dei dati elettorali, dove il sindacato Usi-Ricerca veniva indicato come partecipante alle elezioni svoltesi al Cnr, alle quali avrebbe ottenuto complessivamente 7 (dicasi: sette!) voti, con uno “stratosferico” risultato percentuale allo 0,13% a livello di ente e allo 0,05% nel comparto.
Ma non è tutto qui. All’Istat sono riusciti addirittura ad andare oltre ogni limite.
Infatti, in un comunicato diffuso il 7 marzo scorso dalla Flc-Cgil, all’opera nel tempio nazionale delle statistiche, Usi-Ricerca, oltre ad essere oggetto di giudizi tanto insulsi quanto gratuiti, è stato inserito tra i sindacati partecipanti alla competizione elettorale, alla quale avrebbe ottenuto 0 (dicasi: zero) voti, con una perdita del 31,8% rispetto alla tornata del 2012!
Ad abundantiam, sempre nel festival della mistificazione, dove la Flc-Cgil sembra non avere eguali, da segnalare la diffusione di un altro comunicato nel quale si afferma che Usi-Ricerca figurava tra i firmatari dell’accordo sulla mappatura delle sedi Rsu presso il Cnr. Basta leggere il verbale, per rendersi conto che anche tale affermazione è degna di miglior causa, non avendo l’Usi mai sottoscritto quell’accordo.
Sono in tanti a chiedersi il perché di tanto accanimento da parte della Flc-Cgil nel volere a tutti i costi danneggiare l’immagine di Usi-Ricerca.
Non sarebbe più proficuo per i lavoratori che tale e tanta fatica fosse indirizzata per cercare di sbloccare il contratto di lavoro, al palo da più di un sessennio?
La convinzione generale è che la potente Flc-Cgil abbia una sorta di complesso di inferiorità verso il più piccolo e pacifico sindacato italiano che, per di più, ha anche rinunciato – sempre per protestare contro il mancato rinnovo del ccnl – alla ritenuta mensile a carico dei propri iscritti.
Un complesso dovuto forse alla correttezza e alla puntualità con la quale Usi-Ricerca fa informazione e delle quali la Flc-Cgil sembra davvero difettare.
Post scriptum
Per la Flc-Cgil, gli aventi diritto al voto Rsu presso il Cnr sarebbero stati 7767. Peccato che dai dati ufficiali forniti dal Cnr a tutte le organizzazioni sindacali, prima delle elezioni, risultavano essere pari a 8350!