Un nutrito gruppo di docenti dell’Università degli Studi "Roma Tre" ha rivolto un appello alla ministra Stefania Giannini, in cui chiede innanzitutto il riconoscimento ai fini giuridici del quadriennio 2011-2015 e la riattivazione degli scatti stipendiali dal 1° gennaio 2015, come avvenuto per tutti i lavoratori del pubblico impiego.
I firmatari dell’appello ritengono, infatti, inaccettabile che cinque anni di vita lavorativa siano stati cancellati “con un colpo di spugna”, peraltro sempre reiterato dagli ultimi governi, compreso quello in carica. Provvedimento giudicato tanto più iniquo, ove si consideri che il governo Renzi ha applicato il blocco di detti scatti unicamente alla categoria dei docenti universitari.
Rilevato che la recente svalutazione del ruolo del docente universitario ha fatto crescere indignazione e disagio, determinando l’astensione di molti dall’inserimento dei prodotti scientifici e la dichiarazione di indisponibilità a fare da valutatori dei prodotti altrui per la seconda VQR, i firmatari dell’appello chiedono altresì il rafforzamento delle iniziative che consentano ai giovani di studiare nelle migliori condizioni possibili e l’incremento delle risorse per la ricerca, al fine di potenziare e migliorare il sistema nazionale dell’istruzione superiore.
Poiché i docenti universitari vorrebbero lavorare in un’università finanziata a livelli europei, essere valutati secondo procedure serie e trasparenti e vedere adottate efficaci e consistenti misure per il diritto allo studio, a favore degli studenti, nell’appello si confida che la ministra voglia intervenire anche con riguardo a tali esigenze.