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Venerdì, 05 Dic 2025

L’auspicio di tanti automobilisti è che la decisione del Tar Lombardia del 7 giugno scorso (sentenza n.1267/2017) possa servire a ripristinare la corretta applicazione della legge per quanto attiene ai termini di notifica del verbale a coloro che abbiano commesso infrazioni del codice della strada, rilevate con l’autovelox.

Con una interpretazione del tutto inaccettabile, infatti, da anni tali termini sono stati fatti dilatare dai perentori 90 giorni dall’infrazione a una data successiva ed aleatoria, rappresentata da quella in cui l’agente di polizia locale prende conoscenza in ufficio delle foto scattate dalle stazioni automatiche di rilevamento. E questo può avvenire anche dopo diverse settimane dall’infrazione.

A sollevare il caso innanzi alla giustizia amministrativa è stata l’associazione dei consumatori Altroconsumo, che aveva contestato l’operato del Comune di Milano.

La terza sezione del Tar per la Lombardia, nell’accogliere il ricorso dell’Associazione, ha osservato che “In merito occorre rilevare che l'art. 201 del Codice della strada stabilisce che qualora la violazione non possa essere immediatamente contestata, il verbale, con gli estremi precisi e dettagliati della violazione e con la indicazione dei motivi che hanno reso impossibile la contestazione immediata, deve, entro novanta giorni dall'accertamento essere notificato all'effettivo trasgressore o, quando questi non sia stato identificato e si tratti di violazione commessa dal conducente di un veicolo a motore, munito di targa, ad uno dei soggetti indicati nell'art. 196, quale risulta dai pubblici registri alla data dell'accertamento”.

Lo stesso Tribunale ha, altresì, richiamato l’interpretazione comunicata il 7 novembre 2014 dal Ministero dell’interno alla Prefettura di Milano, in base alla quale "… salva la necessità di acquisire informazioni indispensabili da altri organismi, il dies a quo per la decorrenza dei termini non può che essere individuato in quello della commessa violazione".

Facendo propria la suddetta interpretazione, per i giudici amministrativi “deve ritenersi che il verbale della polizia municipale debba indicare o che il termine di notifica del verbale decorre dall’accertamento, come indicato dalla legge, oppure che i termini decorrono dalla commessa violazione, salva la necessità di acquisire informazioni indispensabili da altri organismi”.

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