Giornale on-line fondato nel 2004

Mercoledì, 03 Lug 2024

Nel Rapporto 2017 sulla corruzione nella pubblica amministrazione, che sarà diffuso prossimamente, sono state prese in considerazione anche 66 università pubbliche, presso le quali prestano servizio 55.246 dipendenti (di cui 355 dirigenti), 1.200 in meno del 2016 (non sono conteggiati i docenti e i ricercatori).

Dall’analisi della Relazione annuale compilata dal responsabile per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza (Rpct), emerge che in 58 Università non si è riscontrato alcun evento corruttivo (quasi il 90% del totale); solo in 3 di esse si sono verificati episodi sospetti riguardanti l’acquisizione e la progressione del personale e, in altre 3, casi relativi all’affidamento di lavori, servizi e forniture.

In complesso, sono stati 133 i procedimenti disciplinari per fatti penalmente rilevanti, di cui 28 hanno dato luogo a sanzioni: 10 licenziamenti, 16 sospensioni dal servizio con privazione della retribuzione e 2 di altro tipo.

I reati relativi a eventi corruttivi sono stati 47, tra cui 13 casi di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, 8 di peculato, 1 di concussione e 25 di altra natura (truffa, abuso d’ufficio, ecc.).

Solo 18 atenei (poco più di un quarto e 4 in più rispetto al 2016) si sono dotati di un sistema informativo dedicato con garanzia di anonimato per raccogliere gli illeciti segnalati da dipendenti (whistleblowing), con appena 33 denunce totali.

La rotazione degli incarichi, come misura prevista dal Piano triennale di prevenzione della corruzione ha riguardato complessivamente solo 356 unità (6,4 ogni mille), di cui 112 all’Università di Firenze, 48 alla Sapienza di Roma e 38 all’Università di Foggia.

La maggior parte delle università ha effettuato attività formativa specificamente dedicata alla prevenzione della corruzione, ma ben 40 di esse, anziché utilizzare risorse interne, hanno fatto ricorso a società private o docenti esterni.

L’impressione che si trae dall’analisi dei dati, ponendoli anche a confronto con gli anni precedenti, è che la Relazione non sempre riesca a rappresentare l’effettiva dimensione del fenomeno della corruzione, come del resto avviene anche negli enti pubblici di altri comparti.

Le criticità incontrate dal Rpct nello svolgimento del suo ruolo sono ben riassunte dalle considerazioni del responsabile dell’università di Udine: “Il volume della produzione normativa ha raggiunto livelli inimmaginabili rispetto ai temi della prevenzione della corruzione, fra l'altro con difficoltà intepretative dovute all'eterogeneità delle fonti (Parlamento, Governo, ANAC, Anvur). Essa richiede al RPCT e ad altri attori organizzativi un tempo di lettura/interpretazione che è inversamente proporzionale al tempo per presidiare la realizzazione delle misure di prevenzione, effettuare consulenze, analisi e controlli, erogare corsi di formazione, coinvolgere e comunicare con la direzione, gli uffici e i responsabili”.

Si tratta di difficoltà oggettive e innegabili, che tuttavia devono essere quanto prima superate per diffondere maggiormente la cultura della trasparenza e della prevenzione della corruzione.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.francomostacci.it
twitter: @frankoball

empty alt

Tolve, bellezza lucana che affonda le sue radici nel terzo millennio a.C.

San Rocco è il Santo più venerato nel mondo cattolico. Nei miei viaggi per i borghi lucani la sua...
empty alt

In Adriatico sono tornate le mucillagini

In Adriatico sono tornate le mucillagini la cui composizione potei analizzare, tra primi, nel...
empty alt

Illegittimo affidare il controllo della prestazione lavorativa a un investigatore

Con ordinanza n. 17004/24, pubblicata il 20 giugno 2024, la Corte di cassazione - sezione Lavoro – ha...
empty alt

Dall’Antitrust cartellino rosso alla Figc

Dopo l'inattesa eliminazione della nazionale italiana di calcio dagli Europei, una nuova tegola si è...
empty alt

“Fremont”, film esistenzialista dalle venature surreali

Fremont, regia di Babak Jalali, con Anaita Wali Zada (Donya), Gregg Turkington (Dr. Anthony),...
empty alt

Pescara, città giovane e “moderna”. Non è città per giovani

Chi scrive ha i suoi 74 anni e non pretende in nessun modo di farsi interprete di questioni che...

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
Back To Top