Leonard Cohen era di Montréal, e la città lo onora – fra le altre cose – con un ritratto in centro che si vede bene dalla cima dell’antico vulcano. E’ sepolto al cimitero ebraico. Hallelujah!
Su un fianco della collina, vicino all’Università di Montréal, si snoda l’enorme cimitero di Notre Dame. Lo si percorre in auto e capita che il navigatore di google ti ci faccia passare per andare verso un belvedere, al quale però in questa stagione non puoi accedere causa neve. E allora parcheggi e fai un giro per le tombe semisommerse; colpisce la distribuzione, spesso mescolata, delle origini, a volte ripartita invece per provenienza: greci, armeni, cinesi, italiani, ecc., e ovviamente francofoni e anglofoni. E così accanto a una tomba di famiglia italiana (c'è anche la famiglia Saputo, proprietario della squadra del Bologna) si trovino i signori Kalasnikow, una persona nata in Bielorussia, ecc. E anche un angelo con il cane accucciato, sfingi egiziane e una figura metallica che vorrebbe prendere il volo.
Il fiume San Lorenzo scarica nell’Atlantico le acque raccolte dai Grandi Laghi. E’ navigabile dall’oceano fino a Montréal; appena a ovest ci sono le rapide di Lachine che ne impediscono la navigazione (in generale); qualcuno ci ha provato. Un cartello ricorda che c’è pericolo di annegare; e anche di gelare, in questa stagione. Fa freddo, c’è ghiaccio, ma la gente viene a camminare, vedere, approfittare del sole.
Massimiliano Stucchi
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