Ipazia, filosofa, matematica e astronoma, era istruita, saggia, bella e rifiutava il matrimonio. Guidava la Scuola neoplatonica di Alessandria d’Egitto, parlava in pubblico e osava insegnare un sapere che teneva separata la scienza dalla religione. Per questi motivi, l’8 marzo 415 d.C. fu assassinata atrocemente e il suo corpo fatto a brandelli.
8 marzo 2021. Le donne scioperano anche per difendere i valori di libertà di cui Ipazia era portatrice. Qualità minacciate dai recenti rigurgiti di una cultura patriarcale che vorrebbe il ritorno delle donne “alla funzione originaria”: procreare, curare e tacere.
Sara Sesti
Matematica, ricercatrice su " Donne e scienza"
Collabora con l'Università delle donne di Milano
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