Redazione
La Sezione delle Autonomie della Corte dei conti è tornata, con una sentenza del 29 aprile scorso, sulla dibattuta questione della decorrenza degli effetti dell'articolo 62 del decreto legislativo “Brunetta” n. 150/09, in materia di progressione di carriera per i pubblici dipendenti.
Ad avviso dei giudici contabili, la norma è già in vigore dal 1° gennaio 2010, per cui da quella data le progressioni verticali tra aree diverse non possono che avvenire tramite concorso pubblico.
Resta ferma, però, la possibilità per l'amministrazione di destinare al personale interno, in possesso dei titoli di studio richiesti per l'accesso dall'esterno, una riserva di posti comunque non superiore al 50% di quelli messi a concorso.