Fino alla metà del Novecento, i fisici erano convinti che nell’universo si “conservasse la parità”, vale a dire che un qualsiasi fenomeno rimanesse immutato invertendo le posizioni e i momenti delle particelle coinvolte.
Per farla semplice, gli scienziati pensavano che l’azione delle forze fondamentali della natura non distinguesse la sinistra dalla destra.
Chien-Shiung Wu (1912-1977), fisica di origine cinese, naturalizzata americana, contribuì a dimostrare sperimentalmente che il "principio di parità" - ritenuto intoccabile - non è sempre valido in campo subatomico.
Per questa scoperta rivoluzionaria il Nobel andò solo ai colleghi Lee e Yang che l’ avevano ipotizzata teoricamente, ma non erano riusciti a dimostrarla sperimentalmente.
Nel 1956, infatti, i due fisici cino-americani Tsung Dao Lee e Chen Ning Yang teorizzarono che, a violare la parità, fosse la forza nucleare debole, ma non riuscendo a dimostrarlo sperimentalmente, chiesero alla collega Chien-Shiung Wu di aiutarli.
La scienziata era già molto esperta ed apprezzata: aveva partecipato al "Progetto Manhattan" e aveva contribuito a sviluppare il processo di separazione degli isotopi uranio-235 e uranio-238 mediante diffusione gassosa.
Non solo riuscì a trovare un esperimento che provava l’ipotesi dei colleghi, ma scoprì che la parità era violata dagli elettroni.
Fu una scoperta sensazionale, che ribaltava una certezza del mondo della fisica, apriva nuovi scenari e meritò nel 1957 il premio Nobel, che fu assegnato solo a Lee e Yang.
Chien-Shiung Wu fu inspiegabilmente ignorata. Qualcuno sostiene che il motivo per cui l’hanno esclusa dal riconoscimento dipenda dal fatto che il Nobel viene assegnato solo a chi formula la teoria. Peccato non ricordi il caso di Lise Meitner, che ha scoperto la fissione nucleare, senza ottenere il prestigioso premio, andato solo al collega Otto Hahn cui l’aveva spiegata.
L’11 febbraio 2021, con un riconoscimento tardivo, il servizio postale degli Stati Uniti d’America ha emesso un francobollo che ritrae Chien-Shung Wu. L’occasione è stata la “Giornata Internazionale delle ragazze e delle donne nella scienza” e ha il valore di un gesto riparatore perchè è un’onorificenza precedentemente riservata solo a grandi scienziati come Einstein, Fermi e Feynman.
Per approfondire: “Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie", Ledizioni, Milano 2023.
Sara Sesti
Matematica, ricercatrice in storia della scienza
Collabora con l'Università delle donne di Milano
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