Fin dall’antichità le donne di scienza si sono dedicate con trasporto e dedizione alla divulgazione del sapere, realizzando traduzioni e compilando manuali. Questa attività è altrettanto importante della ricerca perché amplia cultura e consapevolezza, indispensabili per una scienza umana.
Per elencare tutte le opere prodotte e le loro autrici bisognerebbe percorrere un lungo cammino che parte nel 300 d. C. da Alessandria d’Egitto dove Ipazia, filosofa e matematica, divulgava gli Elementi di Euclide, i testi di astronomia di Tolomeo e dirigeva la Scuola neoplatonica.
Dovremmo sostare nei Conventi medioevali dove le monache potevano studiare e le Badesse, come Ildegarda di Bingen (1098-1179) scrivevano con grande sapienza trattati di cosmologia e di medicina.
Nei Salotti delle Dame del Seicento e del Settecento, le nobildonne disquisivano della “nuova scienza”, tra di loro la Marchesa Emilie du Châtelet (1706- 1749) che tradusse in francese i “Principia” di Newton.
In Italia, Maria Gaetana Agnesi (1718-1799) fu la prima donna a scrivere e pubblicare un Manuale di matematica: “Le Instituzioni analitiche per la gioventù”, un libro di testo scritto per i suoi 21 fratelli, che conteneva tutta la matematica esistente allora, dall’aritmetica allo studio delle funzioni.
Tra le grandi divulgatrici dell'Ottocento non possiamo dimenticare Mary Somerville (1780-1872) astronoma e matematica, che tradusse dal francese e divulgò in Inghilterra, “La meccanica celeste” di Laplace e scrisse testi di fisica che vennero adottati nei corsi dell’Università di Oxford, un luogo in cui, paradossalmente, non poteva metter piede, in quanto riservato esclusivamente agli uomini.
Infine, la nostra Margherita Hack (1922- 2013), ha dedicato la mediazione del suo sapere specialistico, scrivendo per cinquant’anni libri di astrofisica che sono un esempio di come si possa fare divulgazione di argomenti complessi rendendo le cose semplici, senza banalizzare.
Per saperne di più: “Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie", Ledizioni 2023.
Sara Sesti
Matematica, ricercatrice in storia della scienza
Collabora con l'Università delle donne di Milano
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