Le donne hanno spesso aperto nuove strade nella scienza, salvo poi essere emarginate man mano che i settori in cui eccellevano ottenevano prestigio e investimenti.
Questa dinamica si è ripetuta anche nell’informatica, un campo in cui le donne hanno avuto un ruolo fondamentale fin dagli albori.
Durante i primi passi della rivoluzione informatica, le donne dominavano la programmazione. Ada Byron Lovelace, a metà Ottocento, scrisse il primo programma della storia per una macchina che era ancora solo un progetto visionario.
Decenni dopo, nel 1943, la programmazione del primo calcolatore elettronico, l’ENIAC, fu affidata a sei giovani matematiche, note come le “ENIAC girls”, guidate da Kathleen McNulty.
Fino agli anni Sessanta, gli uomini si occupavano dell’hardware, mentre le donne erano responsabili del software. Paradossalmente, gli stereotipi sessisti dell’epoca favorirono la presenza femminile: si riteneva che le donne avessero maggiore pazienza e attenzione ai dettagli, qualità considerate essenziali per un buon programmatore.
Tuttavia, quando si comprese che la programmazione era il cuore dell’informatica, essa venne trasformata in una disciplina di prestigio, maschile e sempre più esclusiva, con l’introduzione di barriere come titoli di studio avanzati difficili da ottenere per molte donne.
Nonostante le discriminazioni, molte scienziate hanno superato queste sfide, contribuendo con innovazioni straordinarie. Hedy Lamarr, ad esempio, ha gettato le basi delle telecomunicazioni senza fili, da cui derivano tecnologie come il Wi-Fi e il Bluetooth.
Molte delle operazioni quotidiane – connettersi a Internet, scegliere un carattere, visualizzare un’immagine sullo smartphone, mettere un like o cliccare su un’icona – sono frutto del lavoro e delle invenzioni di donne.
Nell’ immagine, alcune protagoniste di questa storia: Ada Byron Lovelace, Hedy Lamarr, Kathleen McNulty, Eniac girls, Grace Hopper, Susan Kare, Edit Clarke, Suor Mary Keller, Radia Perlman, Margaret Hamilton, Sheryl Sandberg, Marissa Mayer, Susan Wojcicki, Anita Borg, Sophie Wilson, Shafira Goldwasser.
L’informatica è anche, e soprattutto, una storia di donne!
Per approfondire: “Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie”, Ledizioni 2023.
Sara Sesti
Matematica, ricercatrice in storia della scienza
Collabora con l'Università delle donne di Milano
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