Il 2 aprile si celebra la “Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo”, istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’ONU per sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti delle persone nello spettro autistico.
È quindi importante ricordare la psichiatra Lorna Wing, che con il suo lavoro ha rivoluzionato la comprensione dell’autismo e liberato le madri dal senso di colpa per avere un figlio autistico.
Nata nel 1928 nel Kent, in Inghilterra, Wing ha dato un contributo fondamentale alla conoscenza e al trattamento delle persone autistiche, sfatando numerosi pregiudizi e mettendo in discussione il concetto di “madre frigorifero”, diffuso negli anni ’60.
Riprese gli studi dimenticati di Hans Asperger, pediatra austriaco che negli anni ’40 aveva analizzato un gruppo di bambini con caratteristiche mai descritte prima.
Nel 1981, definì questa condizione sindrome di Asperger, un disturbo dello spettro autistico ad alto funzionamento, caratterizzato da difficoltà nelle interazioni sociali, schemi di comportamento ripetitivi e interessi ristretti, senza significativi ritardi cognitivi o linguistici.
Già negli anni ’60, Wing aveva contribuito alla fondazione della National Autistic Society nel Regno Unito, e negli anni ’70 fu tra i protagonisti delle più importanti rivoluzioni nella comprensione dell’autismo.
Fu la prima a condurre uno studio epidemiologico sulla popolazione, dimostrando che l’autismo non era, come sosteneva lo psichiatra austriaco Leo Kanner, una “malattia dei ricchi” né associato esclusivamente a un’intelligenza straordinaria.
La ricerca, condotta nei dintorni di Londra, evidenziò tre aspetti fondamentali:
1. L’autismo interessa tutte le classi sociali, non solo quelle più abbienti.
2. Non è causato dalle caratteristiche della madre.
3. Nel 70% dei casi è associato a un ritardo mentale.
Con il suo lavoro, Wing ha dato un contributo inestimabile alla pratica clinica, contrastando idee pericolose come quella della “madre frigorifero”, diffusa dallo psicoanalista Bruno Bettelheim, il cui approccio colpevolizzava i genitori e minava la fiducia tra le famiglie e i medici.
Lorna Wing è scomparsa nel 2014, all’età di 86 anni. Chi l’ha conosciuta la descriveva come “una donna gentile, affabile e piena di premure verso i suoi pazienti”.
Oggi, i principali monumenti delle città si illumineranno di blu, il colore scelto dall’ONU per esprimere vicinanza alle persone autistiche e alle loro famiglie.
Per approfondire: “Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie”, Ledizioni, Milano 2023.
Sara Sesti
Matematica, ricercatrice in storia della scienza
Collabora con l'Università delle donne di Milano
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